LA MERAVIGLIA DELLA NASCITA
E LA UTOPIA DI UN MONDO MIGLIORE
oggi è nata la piccola YAEL (nome di origine biblica che significa gazzella),
è la figlioletta di nostro figlio Michele e della sua compagna Michela. Quindi noi diveniamo nonni!, mentre Ghila diviene zia.
E' sempre un evento straordinario che desta una gran meraviglia....
benvenuta piccolissima Yael !
e brindiamo e ti auguriamo buona fortuna!
Ma quando è incominciato tutto ciò...? una giovane coppia ha una figlia...la piccola neonata viene partorita da quella ragazza che ora è diventata una madre, e lei a sua volta quando era nata era stata partorita da sua madre, eccetera eccetera a ritroso... quindi l'origine sta nei suoi quattro nonni, che a loro volta derivano, ciascuno di loro quattro, dai loro quattro nonni, e così via sinché a furia di arretrare questo diviene un numero grandissimo, tale da comprendere tutta l'umanità esistita in un lontano passato, e dunque siamo tutti parenti...
Ma quanto è lontano questo passato? non poi moltissimo, dato che più risaliamo all'indietro e meno erano gli abitanti di questa terra, sino a che giungiamo in un'epoca in cui gli esseri umani di specie sapiens-sapiens erano veramente pochissimi, un gruppetto sparuto in costante rischio di estinzione. E loro a loro volta hanno origini lontane nel corso della evoluzione della specie, sinché guardando all'indietro si giunge alla "prima coppia" del genere umano....
come è possibile? è difficile da concepire tutto ciò. Più si va all'indietro è più grande sembrerebbe dover essere il numero dei trisavoli, quadrisavoli, e degli antenati più lontani, e invece sappiamo che il numero di esseri umani era minore ... poiché la speranza di vita era molto più bassa, e se consideriamo tutte le numerosissime "stirpi famigliari" che nei secoli passati a causa di malattie o di ferite, o di morti violente, o comunque di morti "precoci", si erano estinte, non hanno avuto seguito con loro successori in modo da poter giungere sino alla nostra epoca...
E allora? considerati tutti i rami secchi delle ultime decine di millenni, siamo di fatto tutti discendenti di pochissimi avi... Confesso che faccio fatica ad abbracciare questa x per capire che ad un certo punto (quale? quando?) tutti coloro che ora sono vivi si possono dichiarare discendenti da un unica coppia... o da uno sparuto gruppetto ...
E' più in generale il problema della origine della vita in questo pianeta, che si è realizzata a costo di moltissime specie che col tempo si sono estinte nelle epoche passate per lasciare il posto alle antenate delle forme viventi attuali. Siamo tutti collegati dato che tutto si svolge su questa "piccola" pallina rotante nel cosmo.
Una maniera abbastanza facilitante per considerare tutto ciò, forse è cercare di vedere le cose attraverso l'idea della metensomatosi, o "reincarnazione" del genoma (intendo una idea non ingenua, ma una metavisione complessiva, "astratta" dalle specifiche personalità e individualità singole il cui passaggio si consuma in un "batter di ciglia"). Così si potrebbe intendere il "fissarsi" delle esperienze compiute dai vari individui della specie umana, a livello di codice genetico, ed il progredire verso una ottimizzazione del rapporto tra potenzialità e capacità effettive, e produrre un perfezionamento non solo a livello performativo e cognitivo, ma anche spirituale.
Se vita in generale è movimento (e riproduzione), allora consideriamo che il primo piccolo movimento si è determinato già sin con la formazione dei cristalli...!
Ma naturalmente oltre all'abisso dell'inizio, si può pensare all'abisso del futuro più lontano che ci sia possibile immaginare, oltre la fantascienza...
Sul piano demografico, attualmente siamo circa 7,7 miliardi di abitanti del pianeta. Ma consideriamo che ci è voluto tutto il tempo a partire dalla comparsa dell'homo sapiens-sapiens all'Età contemporanea. A quanto risulta ci siamo arrivati soltanto nel 1800 a raggiungere il primo miliardo di abitanti. E già nel 1930 si ebbe il raddoppio. Quando sono nato io la popolazione era di due miliardi e mezzo, l'ulteriore raddoppio, cioè 5 miliardi fu raggiunto nel 1987, e nel 1999 erano già divenuti 6 miliardi. Nel 2011 eravamo 7 miliardi, e fra sei anni saremo otto miliardi. Eccetera... !
Fino a che numero di esseri umani questo nostro pianetino può sopportare? e poi? Quando i bisnipoti e i discendenti degli attuali 7,7 miliardi di individui avranno raggiunto la quantità massima possibile?? fra non molti decenni, o fra molte molte generazioni future? probabilmente fra non molti decenni ..... e comunque dopo? cosa potrebbe capitare?
e...a parte gli umani attuali (o la specie a noi successiva nell'evoluzione), allargando la visione, quante delle specie attuali potranno sopravvivere nel lontano futuro, e quanti individui viventi di tutte quante le forme di vita, potranno starci?
.....e poi?
Ma in parte queste sono domande oziose, dato che non conoscendo il futuro (ed è una gran fortuna non vi pare?) non possiamo calcolarlo e quindi non potremo mai conoscere le risposte. (per es. certi ritengono che nel prossimo futuro invece ci sarà una sosta nella esplosione demografica, e poi una riduzione).
Sta di fatto che il mondo non è più quello che noi della mia generazione abbiamo conosciuto viaggiando negli anni '70...
cfr.: https://unric.org/it/un-75-i-grandi-temi-una-demografia-che-cambia/
Però questi dati e relative considerazioni sono a livello globale, ma poi nella nostra particolare situazione, è tutto all'inverso, questo baby boom riguarda gli altri continenti. L'Europa sta vivendo un periodo di contrazione e declino demografico, e conseguente invecchiamento dell'età media per cui ci vogliono sempre più soldi per le pensioni, e debbono produrli i sempre meno lavoratori in età attiva e produttiva... Da qui poi nascono le opportunità per chi voglia immigrare. La situazione poi in Italia è andata oltre ad un calo, si è attestata per un po' su una condizione di stasi (parità morti/nati), per poi iniziare una discesa che fa sì che i nuovi nati non sostituiscano i deceduti. Questo trend col segno "meno" è ancora in atto. Perciò per le occupazioni in cui non vi sono più abbastanza persone in età lavorativa che vogliano svolgere certe mansioni, suppliscono per nostra fortuna gli immigrati (di cui non si può più fare a meno). La decrescita demografica è il nostro problema.
Quindi ben vengano i pargoletti: sono una vera manna. Perciò li colmiamo di baci!
Ora dunque restando nella nostra piccola nicchia spazio-temporale, che meraviglioso evento è la nascita di un nuovo individuo!..... rincantucciamoci in questa nostra cuccia calda del "qui ora adesso", e godiamoci lo spettacolo che in questo batter di ciglia (che per noi è lungo tutta una vita), ci è riservato goderci... scordiamoci tutte le oziose e cupe considerazioni appena fatte, e anzi scusatemi per avervi comunicato prima quelle fantasticherie distopiche e pessimiste.
Cerchiamo di essere più ottimisti, lo dobbiamo a tutti i neonati di quest'anno, bisogna assolutamente impegnarsi al massimo grado per cominciare a migliorare la situazione complessiva: ne va del nostro futuro non solo a livello nazionale ma addirittura come specie.
Speriamo che almeno nel nostro paese questa attuale pandemia con tutti quei 127mila morti "in più" in Italia, ci abbia allarmato abbastanza, e ci serva da lezione: bisogna migliorare le basi qualitative della economia globale, e ristabilire un accettabile equilibrio sul piano ecologico e ambientale ... e come minimo preservare la bellezza della natura.
Intanto, e comunque:
benvenuta piccolissima Yael, hai il supporto di tanto amore da parte di tutti i tuoi parenti, e hai tutta la vita dinnanzi a te,
hai diritto ad avere il meglio!
e lo straordinario sviluppo della tecnologia e della scienza in moltissimi campi fa ben sperare che essa possa darci una valida mano ...
ma ci vuole anche una rivoluzione nel campo dei valori etici e spirituali di riferimento, e speriamo che questo si realizzi ...
Come mi dice mammaMichela: "Anche a me il futuro a volte preoccupa, soprattutto adesso che sono mamma! Ma forse l'idea potrebbe essere mettere al mondo nuove persone e coltivare il loro lato umano ed emotivo, per avere quindi anche un futuro migliore. Questo è quello che spero per Yael."
E forse l'analisi che ho riassunto non è del tutto corretta, come accennavo prima, molti sostengono che nel prossimo futuro la crescita demografica globale invece rallenterà, cfr.: https://www.linkiesta.it/2020/09/bomba-demografica-mondo-globale/
Comunque faccio questi pensieri e ho questi timori perché mi preoccupo per la nipotina e per gli altri nati in questi ultimi anni, ho a cuore la loro salute, e il loro benessere materiale e spirituale
e dunque tanti sinceri auguroni carissima Yael, e BUONA FORTUNA !
Ed oggi eccoci tutti qui in adorazione della nuova bambina appena venuta al mondo:
Gherardo "delle notti", olio su tela, 1619, Galleria degli Uffizi, Firenze
da destra:
mamma Michela l'Eroina di questa avventura, la meravigliosa Yael, Michelone detto "papà", la zia Ghila, e dietro sullo sfondo (che qui è venuto un po' troppo buio) si vede il nonno Carlo che osserva la scena (e poi c'è nonna Annalisa che ha fatto la foto al quadro).
§. 2 TENDERE VERSO UN MONDO MIGLIORE
Nel settembre 2015 avevamo fatto un gran giro in macchina per la costa spagnola nord, e avevamo visitato in Cantabria uno zoo in cui erano raccolti esemplari di animali in pericolo di estinzione. Interessantissimo, e che belli erano da ammirare tutti quanti quegli animali animaloni e animaletti... ! Ma che tristezza al pensiero che scompaiano! E poi in aprile 2016 è uscito un numero speciale del National Geographic italiano, intitolato alla operazione "La Nuova Arca", che consiste nell'impegno di almeno fotografare tutti quelli più a rischio. E in effetti di alcuni non vi erano immagini.
Quindi pensando a che mondo consegnamo alla nuova generazione di neonati, mi sono ricordato della canzone di Sergio Endrigo appunto intitolata all'arca di Noè, del 1970. Così ho messo su un Cd audio in cui suona il pianoforte Segio Cammariere e canta Morgan in omaggio al "Poeta" (per l'anniversario della scomparsa di Endrigo). E ho comprato il libretto per bambini con i disegni di Altan (Gallucci editore, del 2005 e poi 2009 e 2017), libretto e musica che adesso (ottobre 2022) la piccola Yael adora ascoltare e riascoltare.
E nonostante che alla crisi finanziaria sia seguita la crisi sanitaria per il Covid, e poi quest'anno la orrenda guerra della Russia all'Ucraina (con minacce di ricorso alle armi nucleari), cui farà seguito una crisi dei rifornimenti di gas e materie prime, e una maggiore disoccupazione, sta di fatto che comunque ci sono tutti questi nuovi nati al cui benessere abbiamo il dovere di provvedere.
E dunque le cose oggi stanno così: oramai la barca in cui ci siamo tutti quanti noi viventi, è salpata e speriamo che infine si salvi la Vita su questa Terra. Diceva giustamente Endrigo nella sua canzone: "che fatica essere uomini!").
"Partirà, la nave partirà... Dove arriverà? Questo non si sa. Sarà come l'Arca di Noè, il cane, il gatto, io e te". (che nello specifico sono: la cagnona Layla, il gatto Paprika, e Yael con i suoi genitori Micheli; e così al pari tutti gli altri bimbi e bimbe del Mondo).
Anche l'arca di Noè non aveva alcun timone, ma poi quando approderanno alla terra promessa sul monte Ararat, pianteranno un bel vigneto, e tutto si riavvierà in un modo che ci auguriamo migliore e più rispettoso della natura e di tutti quelli che ci vivono (uomini e animali).
E là, dove i prati sono belli verdi, l'acqua è trasparente e buona da bere, e l'aria da respirare è pulita, in un clima di pace e serenità,
in un bel cielo terso e azzurro con nuvolette bianche, come per magia si staglierà portentoso un magnifico e grande arcobaleno con tutti colori, per buon augurio.
E risentiremo Judy Garland (con Toto il suo cagnetto) cantare "Over the rainbow" (1939):
"Somewhere over the rainbow, way up high
There's a land that I heard of once in a lullaby
Somewhere over the rainbow, skies are blue
And the dreams that you dare to dream
Really do come true".
"Da qualche parte oltre l'arcobaleno, molto in alto
C'è un posto di cui ho sentito parlare una volta in una ninna nanna
Da qualche parte oltre l'arcobaleno, i cieli sono blu
E i sogni che ardisci sognare
Si avverano realmente".
E allora tutti assieme intoneremo con Joan Baez "We shall overcome!" (l'inno del movimento internazionale dei giovani del 1968):
"Noi ce la faremo, un giorno noi trionferemo. Cammineremo mano nella mano. Un giorno noi vivremo in pace, saremo tutti liberi. Noi non abbiamo timore oggi: ce la faremo, un giorno, noi trionferemo"
"We shall overcome, some day
Oh, deep in my heart
I do believe
We shall overcome, some day
We'll walk hand in hand
We'll walk hand in hand
We'll walk hand in hand, some day
We shall live in peace
We shall live in peace
We shall live in peace, some day
We shall all be free
We shall all be free
We shall all be free, some day
We are not afraid
We are not afraid
We are not afraid, today
Oh, deep in my heart
I do believe
We shall overcome
We shall overcome, some day
...e quello sarà un Gran Giorno! quello deve essere il nostro orizzonte, nonostante le crisi, i virus, e le guerre con le loro carneficine e distruzioni.
Allora non smettiamo di concepire grandi e belle mète...! Solo così i giovani di domani si impegneranno.
Quello è il mondo che la generazione dei nostri nipoti certamente vorrà e avvererà realmente. E comunque è bello coltivare dei sogni e avere degli orizzonti.
Con questo in mente Charlie Chaplin durante la 2a guerra mondiale, nel film "Il grande dittatore" fece pronunciare il suo famoso discorso di speranza, solidarietà, libertà e amore, ad un pover' uomo, un misero barbiere di un ghetto ebraico, che ritrovatosi per un errore dinnanzi a un microfono della radio, disse:
" (...) Hannah puoi sentirmi? Dovunque tu sia, abbi fiducia! Guarda in alto Hannah le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo migliore in cui gli esseri umani si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto Hannah! l'animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda alto Hannah !"
Afflato utopico che verrà poi (1971) ripreso e sviluppato da John Lennon in
"Imagine":
" (...) Immagina non ci siano Paesi,
Non è difficile da fare:
Niente per cui uccidere o morire.
(...) Immagina tutte le persone
Vivere la vita in pace
E il mondo sarà come una cosa sola
(...) Immagina tutte le persone
Condividendo tutto il mondo! (...)
Puoi dire che sono un sognatore, Ma non sono il solo.io spero che un giorno ti unirai a noi ".