Riporto la nota editoriale di un romanzo autobiografico di Clara Sereni:
Nel "Gioco dei regni", edito da Giunti, 1993,
ricompare in primo piano la famiglia della scrittrice, sia del ramo paterno, Sereni, che materno, Silberberg, con mamma e nonna russe.
Alternando i capitoli tra storia degli uni e degli altri, si compongono le vicende pubbliche e private di una famiglia ebraica protagonista della storia del Novecento.
ricompare in primo piano la famiglia della scrittrice, sia del ramo paterno, Sereni, che materno, Silberberg, con mamma e nonna russe.
Alternando i capitoli tra storia degli uni e degli altri, si compongono le vicende pubbliche e private di una famiglia ebraica protagonista della storia del Novecento.
I grandi temi politici e culturali del secolo davvero non mancano. C’è il socialismo rivoluzionario dei nonni materni, Leone e Xenia, l’ebraismo laico ed assimilato del nonno paterno, il medico Samuele, il sionismo militante dello zio Enzo, ucciso dai nazisti, l’ebraismo ortodosso prima, il comunismo poi, del padre Emilio, membro del Partito negli anni terribili, incarcerato dal fascismo ed esule in Francia.
Il titolo si riferisce al tempo in cui i piccoli Sereni, Enzo, Emilio ed Enrico, giocavano a fare "se fossi il re", spartendosi i ruoli pubblici e redigendo perfino un giornalino, inconsapevole apprendistato della loro vita adulta.
Clara, figlia di Emilio e Marina-Xeniuska Silberberg, ci restituisce le loro storie attraverso ricordi, carteggi, fondi di archivi privati raccolti sia in Italia che in Israele, dove vive un ramo della famiglia Sereni ed è sepolta la nonna materna dopo aver vissuto a lungo in un kibbutz collettivista.
Se la protagonista di questo romanzo è la grande Storia, non lo sono meno gli affetti, lacerati dalla politica o da dolori terribili e “privati”.
http://www.scrittoriperunanno.rai.it/scrittori.asp?videoId=1071¤tId=126
Il titolo si riferisce al tempo in cui i piccoli Sereni, Enzo, Emilio ed Enrico, giocavano a fare "se fossi il re", spartendosi i ruoli pubblici e redigendo perfino un giornalino, inconsapevole apprendistato della loro vita adulta.
Clara, figlia di Emilio e Marina-Xeniuska Silberberg, ci restituisce le loro storie attraverso ricordi, carteggi, fondi di archivi privati raccolti sia in Italia che in Israele, dove vive un ramo della famiglia Sereni ed è sepolta la nonna materna dopo aver vissuto a lungo in un kibbutz collettivista.
Se la protagonista di questo romanzo è la grande Storia, non lo sono meno gli affetti, lacerati dalla politica o da dolori terribili e “privati”.
Vedi nel sito di Rai Educational :
http://www.scrittoriperunanno.rai.it/scrittori.asp?videoId=1071¤tId=126
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