Andiamo al Museo di storia naturale dove c'è anche una sezione di archeologia e etnografia. Creato nel 1936, fa parte della Universidad del Cauca (http://www.unicauca.edu.co/museonatural/).
Ci sono reperti sia della cultura di "SanAugustin" che di "Tierradentro" (dove hanno trovato numerosi ipogei affrescati), ma anche di tutto il suroccidente colombiano.
Nel settore etnografico sono collezionati costumi tradizionali di varie etnie, che in parte vengono utilizzati tutt'oggi:
Inoltre ci sono interessanti sezioni di Geologia e Paleontologia, di Oceanografia, Herpetologia, Ornitologia, Entomologia e Mastozoologia, con ricche collezioni di esemplari imbalsamati, che si estendono su tre interi piano dell'edificio. E' uno dei più importanti di tutto il SudAmerica.
Ovviamente troneggia il grande condor andino con i suoi quasi 4 metri di apertura alare:
Nel frattempo abbiamo prenotato una occasione per Villa de Leyva, e stiamo già guardando le offerte per le tappe successive.
mercoledì 4
Al mattino presto paghiamo (12 €euro a testa per notte, con tasse e prima colazione!), e partiamo. Dopo sole 4 notti ce ne andiamo, ciao Popayàn siamo stati bene, con gusto. Anzi è stato un soggiorno bellissimo.
Volo economico Popayàn-Bogotà, poi corsa in taxi. Bisogna essere alle 7 e mezza en sala, per la partenza (salida) alle 8 e un quarto.
Ripassiamo da Bogotà per andare al grande Terminal Norte (alle 10 e mezza) per prendere un bus che vada direttamente a Villa de Leyva. Corsa in taxi. C'è il gran salone degli sportelli (ventanillas) delle varie compagnie, ne interpelliamo tre. Ce ne sono diversi di bus, più o meno diretti o con cambi, che fanno anche dei percorsi differenti. Non è facile orientarsi tra tante biglietterie differenti. Ne troviamo uno diretto e che parte dopo pochissimo (alle 11 e mezza), della "Flota del valle de Tenza" (9€uro a testa), è il bus 435. Poi c'è l'area delle partenze (salidas), con le piccole salette d'attesa di ciascuna compagnia (puerta de salida, la nostra è la 114). E l'atrio con i bar (e i bagni), dove compriamo qualcosa da sgranocchiare nel viaggio.
Ci sono reperti sia della cultura di "SanAugustin" che di "Tierradentro" (dove hanno trovato numerosi ipogei affrescati), ma anche di tutto il suroccidente colombiano.
cultura Tumaco (foto del Museo)
foto di un ipogeo di Tierradentro
Nel settore etnografico sono collezionati costumi tradizionali di varie etnie, che in parte vengono utilizzati tutt'oggi:
Inoltre ci sono interessanti sezioni di Geologia e Paleontologia, di Oceanografia, Herpetologia, Ornitologia, Entomologia e Mastozoologia, con ricche collezioni di esemplari imbalsamati, che si estendono su tre interi piano dell'edificio. E' uno dei più importanti di tutto il SudAmerica.
Ovviamente troneggia il grande condor andino con i suoi quasi 4 metri di apertura alare:
condor
puma
armadillo
enormi cavallette
opussum coi suoi piccoli
capibara
pappagallo amazzonico paradisea
Al museo anche cercano di sensibilizzare il pubblico e le scuole nella preservazione degli ambienti naturali, e quindi sostengono la lotta contro la deforestazione massiva e indiscriminata in atto nei dipartimenti orientali, nella selva amazzonica, con foto e pannelli illustrativi:
Ritorniamo; in questi quartieri ci sono varie scritte murali, ad es.:
per la "sovranità alimentare" contro le grandi multinazionali
"la più grande avventura che puoi prenderti è vivere i tuoi sogni"
Ritorniamo passando dal ponte
Infine ci riposiamo nel bar "Juan Valdèz" sorseggiando due ottime spremute di mandarino, e di more.
Nel frattempo abbiamo prenotato una occasione per Villa de Leyva, e stiamo già guardando le offerte per le tappe successive.
mercoledì 4
Al mattino presto paghiamo (12 €euro a testa per notte, con tasse e prima colazione!), e partiamo. Dopo sole 4 notti ce ne andiamo, ciao Popayàn siamo stati bene, con gusto. Anzi è stato un soggiorno bellissimo.
Volo economico Popayàn-Bogotà, poi corsa in taxi. Bisogna essere alle 7 e mezza en sala, per la partenza (salida) alle 8 e un quarto.
Ripassiamo da Bogotà per andare al grande Terminal Norte (alle 10 e mezza) per prendere un bus che vada direttamente a Villa de Leyva. Corsa in taxi. C'è il gran salone degli sportelli (ventanillas) delle varie compagnie, ne interpelliamo tre. Ce ne sono diversi di bus, più o meno diretti o con cambi, che fanno anche dei percorsi differenti. Non è facile orientarsi tra tante biglietterie differenti. Ne troviamo uno diretto e che parte dopo pochissimo (alle 11 e mezza), della "Flota del valle de Tenza" (9€uro a testa), è il bus 435. Poi c'è l'area delle partenze (salidas), con le piccole salette d'attesa di ciascuna compagnia (puerta de salida, la nostra è la 114). E l'atrio con i bar (e i bagni), dove compriamo qualcosa da sgranocchiare nel viaggio.
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