Questa scorsa primavera è stato tradotto in italiano un romanzo breve di Hernàn Rivera Letelier, uno scrittore cileno i cui racconti e romanzi sono di grande fascino. Si tratta de "La bambina che raccontava i film". E' una lettura scorrevole e piacevole che ci fa entrare in un mondo particolare, pur senza soffermarsi gran ché sui contenuti dei film cui fa riferimento, ma restituendoci soprattutto l'atmosfera un po' sognante che si creava in quei contesti. Il titolo originale è "La contadora de peliculas" che quindi nel titolo sottace il fatto che la protagonista sia una bambina, e sottolinea che si tratta di una attività un po' particolare, ma che si inserisce nella plurimillenaria tradizione dei conta-storie.
Grazie alle capacità straordinarie della protagonista un intero villaggio sonnecchiante e sperduto ai margini del deserto di Atacama a ridosso della cordigliera delle Ande, veniva "preso come per incantamento" e intraprendeva viaggi nella dimensione dell'immaginario, del fittizio, ... E così anche noi lettori finiamo per calarci, immedesimarci grazie alla fiction, in una realtà altra da quella del nostro vissuto effettivo.
Sono solo cento pagine, che si divorano in breve tempo, ve lo consiglio caldamente.
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