già vi avevo detto che stanotte ci sarà la luna piena d'inverno. se mai si dovesse sgombrare il cielo e dispiegarsi alla vista la volta stellata, vedreste troneggiare l' Astrifiammante (sternflammende) Regina della Notte evocata magistralmente nel "Flauto magico" (die Zauberflöte) dell'esoterico Mozart, nel fatale 1791. allora potreste ammirarla e riverirla ascoltando contemporaneamente la musica sublime e il canto della soprano a partire dall'aria Oh Zittre Nicht, non tremare figlia, ma per giungere infine alla grandiosità di Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen, l'infernale vendetta mi ribolle in cuore (che letteralmente incanta con i suoi incredibili acuti, al di là delle parole che invocano la morte sul suo solare contendente). ascoltatela magari cantata dalla Callas o da qualche altra grande soprano (vedete in wikipedia "estensione vocale", e per contrasto "basso profondo").
vi "posto" intanto queste citazioni da poesie inedite scritte da mia nonna materna Fede Paronelli, astronoma e violinista (morta nel 1944). il primo è un brano sulle costellazioni da leggere mentalmente e molto lentamente:
(...)
ne le tacite notti lunari,
passano e passano e passano calme
immutabili, sicure
del millenario celeste cammino
le geometriche antiche figure
de le mistiche costellazioni
(...)
(...)
ne le tacite notti lunari,
passano e passano e passano calme
immutabili, sicure
del millenario celeste cammino
le geometriche antiche figure
de le mistiche costellazioni
(...)
mentre quest'altro è tratto da un "notturno":
Voce di sogno, voce di sorgente, pallida voce,
o tu che canti ed io sola t’ascolto,
o tu che canti nel silenzio, pia voce di Stelle,
voce di tremula acqua e smossa fronda,
prendi con te la mia preghiera ardente,
voce notturna.
vi potrebbero accompagnare nell'alzar lo sguardo nel silenzio e provare quella meraviglia profonda che la luna piena può risvegliare e che può sfociare in uno sguardo, oltre che estatico, anche empatico...
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