giovedì 13 settembre 2012

fare meditazione (2° post)

Martedì prossimo allora inizieremo i nostri incontri, ci saranno anche alcune che riguardo alla meditazione partono -come si sul dire- da livello 0, ma avendo già riservato la serata del martedì scorso a chi non ne era "esperto", non penso di ripetere. perciò vi scrivo ora.

L'altro giorno una amica mi scriveva dicendomi che non sarebbe venuta all' incontro "introduttivo" di martedì scorso perché la meditazione è qualcosa che non la attira. Ok le ho scritto, non c'è problema. Ma poi mi sono chiesto che cosa potesse voler dire con questo, e mi è venuto il dubbio che forse non sa di cosa si tratti effettivamente, che forse non ha mai nemmeno letto qualcosa di serio sull'argomento, o neanche una qualche breve interpretazione filosofica o psicologica sul senso che può avere il meditare...il che poi non avrebbe nessuna importanza, ma mi sono chiesto...  chissà che cosa pensa che sia, per dire che non le va di provare...  
Ma giustamente se una persona non si sente interessata o propensa, non deve certo forzarsi a fare una esperienza controvoglia, sarebbe l'atteggiamento più negativo per affrontare l'esperienza stessa ! Tanto più che la meditazione è oltretutto proprio un tentativo di percorrere una via per controbilanciare la eccessiva e strabordante imponenza del razionalismo tipico della civiltà e delle società occidentali. . .


In effetti martedì scorso, come una specie di avviamento alla meditazione, abbiamo fatto alcuni semplici esercizi di pratica del silenzio, perché la meditazione è appunto qualcosa che va esperita, non basta certo un libro o un articolo di una rivista, non si può certo spiegare a parole... sarebbe come spiegare in una conferenza come si fa a nuotare oppure a andare in bicicletta..., e che poi uno possa dire se è d'accordo o meno, o anche se gli piace o meno... credendo di aver già capito che cos'è il farsi una nuotata o un giretto in bici.

quindi invito le persone "nuove" che volessero venire ad iniziare martedì prossimo, a venire semplicemente con atteggiamento aperto e sereno, tranquille, disposte ad osservare, ascoltare e accogliere, senza già preconcetti e nemmeno -se possibile- grandi aspettative, perché non facciamo proprio niente di speciale, è qualcosa di per sè molto semplice, non c'è nulla di strano, e particolare: si sta fermi e in silenzio.
Tutto dipende dalle motivazioni che abbiamo nel venire a fare questa prova, dallo stato d'animo, e dall'atmosfera che si crea in quel momento (e anche dalla disposizione degli altri). Non si tratta di concetti, nè di logica discorsiva o persuasiva. Ma almeno inizialmente può venir usufruita come qualcosa vicino ad una pratica di rilassamento, e/o di introspezione per lo sviluppo personale.

Perciò -come si usa dire in tutti i corsi di questo tipo- la prima prova è libera, cioè non solo da parte di chi offre, ma anche da parte di chi vuol provare, lo si fa con spirito di gratuità... liberamente e senza impegno alcuno per l'indomani

Vi aspetto, auguriamoci di fare in questa prima riunione una buona esperienza che sia anche rilassante e che ci aiuti a conoscere un po' più noi stessi e quindi a farci sperimentare una crescita nella consapevolezza della nostra interiorità.
:-) ciao a presto


come già vi dicevo, a mo' di premessa ho comunque messo sul mio blog alcuni post che potrebbero darvi degli spunti (su cui meditare):
cioè ad es.  "detti zen", "il saggio", "meditare in gruppo", e "una filosofa indiana"

il professor Luigi Lombardi-Vallauri durante le sue lezioni/esercitazioni su "meditare in Occidente"  negli anni 2004 - 2007 presso l'università di Firenze, mandate in onda da Radio3 nella trasmissione "il terzo anello" (vedi: http://www.radio.rai.it/radio3/terzo_anello/meditare_occidente/index.cfm )

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