Ci sono!!! Dopo settimane di pensieri, analisi, un po’ di sano egocentrismo (cosa che non mi capitava da un po’), ci sono arrivata!!!
…La prima settimana ero la costanza del mio studio, il sacrificio del mio essere lontana da casa, l’attenzione al mio dovere di figlia,….. ma no,questa non sono io, o meglio questa sono io negli ultimi 5 anni e quindi non mi basta.
Allora ho ripreso questo cammino più difficile del previsto.
La seconda settimana ero l’importanza che dò ai valori, il legame alla mia famiglia, la protesa all’essere una brava persona…..ma no, nemmeno questa sono io!
E nemmeno dopo 2 settimane ero arrivata al fondo di questo vortice che mi sembra infinito e che sinceramente mi fa anche paura….forse non c’è un fondo, forse non sono niente di diverso dal ruolo che investo e da come mi rapporto al mondo.
E nella terza settimana ci sono arrivata: io sono come la Terra. Sono fatta a strati: uno duro (roccioso), uno fluido (c’è ancora?!?!?!), uno quasi liquido. Arrivo agli eccessi e questo lo devo agli eventi della mia vita e alle persone che mi hanno accompagnata.
Sì, allora sono gli eccessi di ogni cosa e questi eccessi convivono così bene in me che uno non può fare a meno dell’altro e si amano e odiano insieme.
Sono tanto fragile che una carezza mi fa male, quanto forte che nemmeno un pugno mi distrugge.
Sono tutte le lacrime che verso per una parola che mi tocca o per un’amicizia persa e sono il volto da adulta quando devo prendere decisioni importanti.
Sono una roccia per chi si affida a me e sono un cristallo quando mi sento sola, con un equilibrio instabile.
E così la mia superficie terrestre dura è fatta dalla rabbia che sto imparando a reprimere, dalla forza che non pensavo di avere nel vivere più di 300 giorni all’anno lontana da tutte le persone che mi amano e da quei posti soleggiati che amo, dalla forza nel difendere quello in cui credo e le persone a cui tengo.
Se amo, amo con tutta me stessa… se odio, odio con tutta me stessa…se sono triste, ho il cuore straziato, ma se sono contenta ogni cellula di me lo è…questa emotività senza filtri, questa trasparenza d’animo sono il mio nucleo sempre in incandescenza e in movimento, senza limiti.
Non so quale sia veramente l’ultimo strato di questa alternanza e forse il mio percorso non sono riuscita a portarlo a termine…oppure non c’è proprio un fondo…ma ho imparato ad amare la mia fragilità e a preservare la mia emotività dalle esperienze spiacevoli, così come ho imparato ad apprezzare e sto cercando di canalizzare l’eccesso opposto.
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