Platone diceva: "il comportamento umano sgorga da tre principali fonti: desiderio, emozione, e conoscenza (o il sapere)", anche questa è una delle prime grandi definizioni antiche che conosciamo, a proposito dell' agire dell'Uomo. Su queste tre spinte di base dobbiamo ancora imparare bene a fare leva nel processo formativo, se vogliamo contribuire realmente alla educazione di un individuo o di un gruppo.
tratteremo tutto ciò che in modo diretto e concreto o in modo indiretto, metaforico, allegorico, allusivo può riguardare il viaggiare, il farsi un viaggio, il concetto di viaggio, ecc. Prevarrà forse uno sguardo di tipo antropologico culturale. DISCLAIMER: Questo blog NON è scritto da un professionista, ma da chi esprime liberamente la propria opinione personale. Non può considerarsi ai sensi della Legge 62 del 07/03/2001. I miei testi nel blog sono coperti da diritti d'autore.
sabato 12 novembre 2011
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Ah.... beato Platone che poteva fare a meno del contesto! A parte la battuta (ho, ovviamente, il massimo rispetto per Platone), sorprende l'attualità della sua affermazione, soprattutto, come puntualmente commentato, nell'identificare desiderio, emozione e conoscenza come spinte fondamentali del processo formativo. Spinte che, se ben "levate",credo possano contribuire a creare contesti più consapevoli (e, quindi, magari anche più sereni), fornendo alle persone gli strumenti per esserne protagonisti, piuttosto che farsene dominare.
RispondiEliminasi, è poi quello che volevo dire, cioè che la scuola ha puntato troppo sull' impartire conoscenze, mentre si è un po' scordata di saper suscitare emozioni nei suoi alunni, e di assecondare i desideri o suggerire vie per stimolare e/o soddisfare il desiderio di conoscenza, abituando e aiutando a saperlo fare con la propria testa. Il fatto è che la scuola è figlia della società, e inoltre è condizionata dalle politiche scolastiche. Platone fu il primo filosofo a porre al centro della sua riflessione la società e la politica, e anche a dire che sarebbe meglio se al governo, anziché politicanti di mestiere, ci fossero dei filosofi...
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