mercoledì 9 novembre 2011

l'esperienza vissuta dei valori

Lara mi manda questi interessanti suoi interrogativi, che divengono spunto per chiarificare meglio da parte mia il discorso di ieri.

Appunti di riflessioni, 8 novembre 2011-11-08

DEFINIZIONI
-Valore: concetto formato da elementi legati a una componente soggettiva che ci coinvolge in prima persona e dai quali non riusciamo a prendere le distanze.
I valori che hanno peso sul piano dell’esperienza vissuta sono ETICI, ESTETICI ed EPICI.

-Sfera concettuale: basata sul pensiero logico-formale che ha un suo valore d’uso
-Sfera simbolica: fatta più da immagini che da concetti, che vengono vissuti come se fossero idee naturali, a-temporali e immutabili e non come realtà mutabili in base al contesto storico.

-Usabilità: concetto proposto da Heidegger per descrivere il tratto fondamentale di un oggetto e dell’uso per il quale è stato prodotto. E con questa definizione distingue le opere d’arte che non hanno carattere di mezzo, sono libere da usi tecnici-pratici e sono autosufficienti e non costretti a nulla. (Estetica).

RIFLESSIONI:
Partendo dal presupposto che possano essere corrette le definizioni così come io le ho recepite, mi rimane un dubbio che non ho avuto il coraggio di chiarire perché magari era già stato chiarito precedentemente e non volevo far perdere tempo a chi frequenta regolarmente.
Il dubbio è: i valori sono elementi legati alla sola sfera simbolica?
Chiedo questo perché se i valori etici nella società formano la struttura sulla quale una società intera negozia e contratta di fronte a problematiche man mano nuove, allora non hanno essi stessi un loro valore d’uso, in un certo qual modo pratico? Mi sono chiesta se sto facendo una semplice speculazione intellettuale o se invece questa domanda ha un senso più profondo e mi rispondo con un’altra domanda: parlando del nazismo, non è stato forse la volontà di svuotare di senso critico l’identità delle persone, lo strumento che ha portato ad un collasso dei valori più profondi di umanità ed empatia? Se questi valori etici, pur appartenendo alla sfera simbolica, pagano un prezzo quando vengono a mancare o diventano disvalori, non sono da considerarsi come qualcosa che può essere trattato in modo logico-formale da chi trae vantaggio nel costruire o de-costruire l’identità collettiva di un paese? Per questo mi chiedevo se davvero i valori etici hanno la stessa natura di quelli estetici, e ad un primo ragionamento mi sembra di no.
Forse non ha nemmeno importanza saperlo, ma vista la sua disponibilità non mi dispiacerebbe sapere che cosa ne pensa al riguardo.

Questo quel che le ho scritto per risponderle:
ciao Lara, grazie per la mail. Sì le hai recepite e annotate bene. Solo che non parlavo esclusivamente dei valori in sè, dei valori tout court (o forse a volte ho detto così per brevità, e mi scuso), ma intendevo parlare piuttosto del vissuto dei valori, cioè dell'esperienza interiore, intima, profonda. E' chiaro che nei valori etico-estetico-epici c'è una componente importante anche di carattere concettuale, così come nei valori d'uso c'è pure una componente di immagini e di simboli che accompagna l'atto di conoscenza del reale ovvero della realtà oggettivata. Comunque ci sono due modalità di viverli i valori, due tipologie di esperienza di essi, quella di dimensione discorsiva e concettuale e quella di una dimensione che è legata all'immaginario. Quindi perciò i valori etici possono essere strumentalizzati, e distorti ed essere resi disvalori di fatto in quanto ce ne si serve come instrumentum regni, (come pure all'inverso accade ai disvalori: lo spartano che non sapesse rubare senza farsi subito scoprire, era giudicato ingenuo, e l'ingenuità era un disvalore, che poi è stato trasmutato in epoca cristiana in un valore). 
Ma comunque ciò che è vissuto profondamente come indiscutibile, persino ovvio, scontato, è proprio ciò che abbiamo più profondamente introiettato e reso nostro. sono punti saldi di riferimento, di ancoraggio per darci sicurezze, di cui magari non siamo nemmeno ben consapevoli. 
spero di aver risposto ad alcune tue richieste, se ho tralasciato qualcosa, non esitare a dirmelo, scrivimi pure quando e quanto vuoi, a me fa piacere.

Nessun commento:

Posta un commento