A questo proposito nelle raccomandazioni dell'Unesco del 1998, che si possono leggere in inglese in:
http://portal.unesco.org/culture/en/ev.php-URL_ID=18717&URL_DO=DO_TOPIC&URL _SECTION=201.html
o in francese (mettendo fr dopo il secondo slash, la seconda sbarretta, al posto di en).
si può osservare che ad un certo punto si sostiene la necessità di
"(…) rinnovare la tradizionale definizione di retaggio culturale (Cultural Heritage), che oggi deve essere inteso come l'insieme di tutti gli elementi, naturali e culturali, tangibili e intangibili.
Tramite tali elementi i gruppi sociali riconoscono la propria identità e si impegnano a passarla alle future generazioni in una forma migliorata e arricchita"
l'aver contemplato parimenti gli aspetti "tangibili" (beni culturali e cultura materiale) e quelli "non tangibili" (visioni del mondo e della vita, e mentalità) è stato un intervento molto interessante e che ha portato con sè importanti implicazioni. Così pure per l'appello alle future generazioni a progredire a partire da quel lascito (anziché auspicarsi semplicemente una piena acquisizione e riproduzione, per es. tramite le istituzioni scolastiche).
Nessun commento:
Posta un commento