giovedì 15 settembre 2022

Alcune mie nuove pubblicazioni

 Ben ritrovati cari lettori di questo mio Blog. 

Vorrei qui mantenervi informati sui miei ultimi lavori. 

Di recente sono usciti i seguenti saggi:

1) uno nel volume di Aa.Vv., L’ educazione Olistica - le radici epistemologiche e culturali, a cura di Yolanda Estrada Ramos, edizioni Voltalacarta, Ferrara, uscito nell'estate scorsa 2021, pp. 173-196, intitolato  Stimoli e condizionamenti”.



2) un altro è stato pubblicato in questi giorni nella nuova rivista Transculturale, a c. di A. Ancora e R. Tumino, Mimesis edizioni, n.01/2022, settembre 2022, un mio articolo intitolato  “Comprendere e valorizzare la complessità di una storia culturale dell’ educazione” (pp. 53 - 63).



3) E' stato pubblicato il volume di Aa. Vv., I miti della fondazione, L’educazione nella tradizione, a cura di G. Poletti, per Biblìon edizioni, Milano, a fine settembre 2022, con il mio contributo su un mito della cultura autoctona degli indios di Perù e Bolivia: Wiraqocha, il mitico primo Maestro di Civiltà nel pensiero ancestrale andino“. 

Nuova uscita nella collana “Le emergenze dell’educazione”, vedi il link in  

https://www.biblionedizioni.it/le-radici-del-mito/


sito in cui si legge:

È nota l’etimologia del termine mito, dal greco μῦθος, mỳthos, con il significato di parola, ma anche racconto, favola e leggenda. In modo immediato il mito è associato alla cultura greca classica, per poi vedere in epoca successiva il termine mito contrapposto a ragione o a storia, assumendo il significato di qualcosa di infondato ma analogamente aggettivo, mitico, associato a eventi che suscitano stupore ed entusiasmo, in grado di produrre comportamenti di emulazione, partecipazione e adesione. 

Possiamo parlare di miti intendendo un insieme correlato, complesso e di relazioni reciproche di storie, narrazioni, immagini, pratiche che si radicano in un sistema culturale in senso ampio. 

Questo libro, frutto di una ricerca collettiva, ha voluto declinare il mito in diverse realtà, tra loro apparentemente molto distanti, una ricerca che si chieda quali sono le radici e quali le funzioni educative e formative del mito e in particolare dei miti della fondazione.


4)  E infine, in un certo senso in "linea" con il precedente, è appena fresco di stampa il mio volume L’eroico viaggio di Noé sull’arca. Una rilettura laica per i nostri tempiedizioni Biblìon, Milano, settembre 2022, di 160 pagine. 



vedi p.es. sul link

https://www.ancorastore.it/scheda-libro/carlo-pancera/leroico-viaggio-di-noe-sullarca-una-rilettura-laica-per-i-nostri-tempi-9788833832777-2303879.html

Il volume offre delle riflessioni su varie tematiche e problematiche racchiuse nel grande e antico racconto della Genesi ed espresse con un fascino che esercita una grande suggestione. Spaziando in vari settori delle discipline umanistiche e con una visione olistica e transculturale, l'autore intende comunicare il senso della complessità e della ricchezza di quel racconto, fornendo gli strumenti con cui il lettore si possa poi formare una propria idea e voglia approfondire gli spunti qui proposti.

mercoledì 5 maggio 2021

 LA MERAVIGLIA DELLA NASCITA

E LA UTOPIA DI UN MONDO MIGLIORE


oggi è nata la piccola YAEL (nome di origine biblica che significa gazzella), 
è la figlioletta di nostro figlio Michele e della sua compagna Michela. Quindi noi diveniamo nonni!, mentre Ghila diviene zia. 
E' sempre un evento straordinario che desta una gran meraviglia.... 
benvenuta piccolissima Yael !
e brindiamo e ti auguriamo buona fortuna!



Ma quando è incominciato tutto ciò...? una giovane coppia ha una figlia...la piccola neonata viene partorita da quella ragazza che ora è diventata una madre, e lei a sua volta quando era nata era stata partorita da sua madre, eccetera eccetera a ritroso... quindi l'origine sta nei suoi quattro nonni, che a loro volta derivano, ciascuno di loro quattro, dai loro quattro nonni, e così via sinché a furia di arretrare questo diviene un numero grandissimo, tale da comprendere tutta l'umanità esistita in un lontano passato, e dunque siamo tutti parenti...

Ma quanto è lontano questo passato? non poi moltissimo, dato che più risaliamo all'indietro e meno erano gli abitanti di questa terra, sino a che giungiamo in un'epoca in cui gli esseri umani di specie sapiens-sapiens erano veramente pochissimi, un gruppetto sparuto in costante rischio di estinzione. E loro a loro volta hanno origini lontane nel corso della evoluzione della specie, sinché guardando all'indietro si giunge alla "prima coppia" del genere umano....
come è possibile? è difficile da concepire tutto ciò. Più si va all'indietro è più grande sembrerebbe dover essere il numero dei trisavoli, quadrisavoli, e degli antenati più lontani, e invece sappiamo che il numero di esseri umani era minore ... poiché la speranza di vita era molto più bassa, e se consideriamo tutte le numerosissime "stirpi famigliari" che nei secoli passati a causa di malattie o di ferite, o di morti violente, o comunque di morti "precoci", si erano estinte, non hanno avuto seguito con loro successori in modo da poter giungere sino alla nostra epoca...

E allora? considerati tutti i rami secchi delle ultime decine di millenni, siamo di fatto tutti discendenti di pochissimi avi... Confesso che faccio fatica ad abbracciare questa x per capire che ad un certo punto (quale? quando?)  tutti coloro che ora sono vivi si possono dichiarare discendenti da un unica coppia... o da uno sparuto gruppetto ...
E' più in generale il problema della origine della vita in questo pianeta, che si è realizzata a costo di moltissime specie che col tempo si sono estinte nelle epoche passate per lasciare il posto alle antenate delle forme viventi attuali. Siamo tutti collegati dato che tutto si svolge su questa "piccola" pallina rotante nel cosmo. 
Una maniera abbastanza facilitante per considerare tutto ciò, forse è cercare di vedere le cose attraverso l'idea della metensomatosi, o "reincarnazione" del genoma (intendo una idea non ingenua, ma una metavisione complessiva, "astratta" dalle specifiche personalità e individualità singole il cui passaggio si consuma in un "batter di ciglia"). Così si potrebbe intendere il "fissarsi" delle esperienze compiute dai vari individui della specie umana, a livello di codice genetico, ed il progredire verso una ottimizzazione del rapporto tra potenzialità e capacità effettive, e produrre un perfezionamento non solo a livello performativo e cognitivo, ma anche spirituale. 
Se vita in generale è movimento (e riproduzione), allora consideriamo che il primo piccolo movimento si è determinato già sin con la formazione dei cristalli...!
Ma naturalmente oltre all'abisso dell'inizio, si può pensare all'abisso del futuro più lontano che ci sia possibile immaginare, oltre la fantascienza...
Sul piano demografico, attualmente siamo circa 7,7 miliardi di abitanti del pianeta. Ma consideriamo che ci è voluto tutto il tempo a partire dalla comparsa dell'homo sapiens-sapiens all'Età contemporanea. A quanto risulta ci siamo arrivati soltanto nel 1800 a raggiungere il primo miliardo di abitanti. E già nel 1930 si ebbe il raddoppio. Quando sono nato io la popolazione era di due miliardi e mezzo, l'ulteriore raddoppio, cioè 5 miliardi fu raggiunto nel 1987, e nel 1999 erano già divenuti 6 miliardi. Nel 2011 eravamo 7 miliardi, e fra sei anni saremo otto miliardi. Eccetera... !
Fino a che numero di esseri umani questo nostro pianetino può sopportare? e poi? Quando i bisnipoti e i discendenti degli attuali 7,7 miliardi di individui avranno raggiunto la quantità massima possibile?? fra non molti decenni, o fra molte  molte generazioni future?  probabilmente fra non molti decenni ..... e comunque dopo? cosa potrebbe capitare?
e...a parte gli umani attuali (o la specie a noi successiva nell'evoluzione), allargando la visione, quante delle specie attuali potranno sopravvivere nel lontano futuro, e quanti individui viventi di tutte quante le forme di vita, potranno starci?
.....e poi? 

Ma in parte queste sono domande oziose, dato che non conoscendo il futuro (ed è una gran fortuna non vi pare?) non possiamo calcolarlo e quindi non potremo mai conoscere le risposte. (per es. certi ritengono che nel prossimo futuro invece ci sarà una sosta nella esplosione demografica, e poi una riduzione).
Sta di fatto che il mondo non è più quello che noi della mia generazione abbiamo conosciuto viaggiando negli anni '70...
cfr.: https://unric.org/it/un-75-i-grandi-temi-una-demografia-che-cambia/

Però questi dati e relative considerazioni sono a livello globale, ma poi nella nostra particolare situazione, è tutto all'inverso, questo baby boom riguarda gli altri continenti. L'Europa sta vivendo un periodo di contrazione e declino demografico, e conseguente invecchiamento dell'età media per cui ci vogliono sempre più soldi per le pensioni, e debbono produrli i sempre meno lavoratori in età attiva e produttiva... Da qui poi nascono le opportunità per chi voglia immigrare. La situazione poi in Italia è andata oltre ad un calo, si è attestata per un po' su una condizione di stasi (parità morti/nati), per poi iniziare una discesa che fa sì che i nuovi nati non sostituiscano i deceduti. Questo trend col segno "meno" è ancora in atto. Perciò per le occupazioni in cui non vi sono più abbastanza persone in età lavorativa che vogliano svolgere certe mansioni, suppliscono per nostra fortuna gli immigrati (di cui non si può più fare a meno). La decrescita demografica è il nostro problema. 
Quindi ben vengano i pargoletti: sono una vera manna. Perciò li colmiamo di baci!



Ora dunque restando nella nostra piccola nicchia spazio-temporale, che meraviglioso evento è la nascita di un nuovo individuo!..... rincantucciamoci in questa nostra cuccia calda del "qui ora adesso", e godiamoci lo spettacolo che in questo batter di ciglia (che per noi è lungo tutta una vita), ci è riservato goderci... scordiamoci tutte le oziose e cupe considerazioni appena fatte, e anzi scusatemi per avervi comunicato prima quelle fantasticherie distopiche e pessimiste.

Cerchiamo di essere più ottimisti, lo dobbiamo a tutti i neonati di quest'anno, bisogna assolutamente impegnarsi al massimo grado per cominciare a migliorare la situazione complessiva: ne va del nostro futuro non solo a livello nazionale ma addirittura come specie.
Speriamo che almeno nel nostro paese questa attuale pandemia con tutti quei 127mila morti "in più"  in Italia, ci abbia allarmato abbastanza, e ci serva da lezione: bisogna migliorare le basi qualitative della economia globale, e ristabilire un accettabile equilibrio sul piano ecologico e ambientale ... e come minimo preservare la bellezza della natura.

Intanto, e comunque: 
benvenuta piccolissima Yael, hai il supporto di tanto amore da parte di tutti i tuoi parenti, e hai tutta la vita dinnanzi a te, 
hai diritto ad avere il meglio! 
e lo straordinario sviluppo della tecnologia e della scienza in moltissimi campi fa ben sperare che essa possa darci una valida mano ... 
ma ci vuole anche una rivoluzione nel campo dei valori etici e spirituali di riferimento, e speriamo che questo si realizzi ...

Come mi dice mammaMichela: "Anche a me il futuro a volte preoccupa, soprattutto adesso che sono mamma! Ma forse l'idea potrebbe essere mettere al mondo nuove persone e coltivare il loro lato umano ed emotivo, per avere quindi anche un futuro migliore. Questo è quello che spero per Yael."

E forse l'analisi che ho riassunto non è del tutto corretta, come accennavo prima, molti sostengono che nel prossimo futuro la crescita demografica globale invece rallenterà, cfr.: https://www.linkiesta.it/2020/09/bomba-demografica-mondo-globale/





Comunque faccio questi pensieri e ho questi timori perché mi preoccupo per la nipotina e per gli altri nati in questi ultimi anni, ho a cuore la loro salute, e il loro benessere materiale e spirituale

e dunque tanti sinceri auguroni carissima Yael, e BUONA FORTUNA !



Ed oggi eccoci tutti qui in adorazione della nuova bambina appena venuta al mondo:

Gherardo "delle notti", olio su tela, 1619, Galleria degli Uffizi, Firenze

da destra: 
mamma Michela l'Eroina di questa avventura, la meravigliosa Yael, Michelone detto "papà",  la zia Ghila, e dietro sullo sfondo (che qui è venuto un po' troppo buio) si vede il nonno Carlo che osserva la scena (e poi c'è nonna Annalisa che ha fatto la foto al quadro).


§. 2   TENDERE VERSO UN MONDO MIGLIORE

Nel settembre 2015 avevamo fatto un gran giro in macchina per la costa spagnola nord, e avevamo visitato in Cantabria uno zoo in cui erano raccolti esemplari di animali in pericolo di estinzione. Interessantissimo, e che belli erano da ammirare tutti quanti quegli animali animaloni e animaletti... ! Ma che tristezza al pensiero che scompaiano! E poi in aprile 2016 è uscito un numero speciale del National Geographic italiano, intitolato alla operazione "La Nuova Arca", che consiste nell'impegno di almeno fotografare tutti quelli più a rischio. E in effetti di alcuni non vi erano immagini.

Quindi pensando a che mondo consegnamo alla nuova generazione di neonati, mi sono ricordato della canzone di Sergio Endrigo appunto intitolata all'arca di Noè, del 1970. Così ho messo su un Cd audio in cui suona il pianoforte Segio Cammariere e canta Morgan in omaggio al "Poeta" (per l'anniversario della scomparsa di Endrigo). E ho comprato il libretto per bambini con i disegni di Altan (Gallucci editore, del 2005 e poi 2009 e 2017), libretto e musica che adesso (ottobre 2022) la piccola Yael adora ascoltare e riascoltare.
E nonostante che alla crisi finanziaria sia seguita la crisi sanitaria per il Covid, e poi quest'anno la orrenda guerra della Russia all'Ucraina (con minacce di ricorso alle armi nucleari), cui farà seguito una crisi dei rifornimenti di gas e materie prime, e una maggiore disoccupazione, sta di fatto che comunque ci sono tutti questi nuovi nati al cui benessere abbiamo il dovere di provvedere.
E dunque le cose oggi stanno così: oramai la barca in cui ci siamo tutti quanti noi viventi, è salpata e speriamo che infine si salvi la Vita su questa Terra. Diceva giustamente Endrigo nella sua canzone: "che fatica essere uomini!").

"Partirà, la nave partirà... Dove arriverà? Questo non si sa. Sarà come l'Arca di Noè, il cane, il gatto, io e te". (che nello specifico sono: la cagnona Layla, il gatto Paprika, e Yael con i suoi genitori Micheli; e così al pari tutti gli altri bimbi e bimbe del Mondo). 
Anche l'arca di Noè non aveva alcun timone, ma poi quando approderanno alla terra promessa sul monte Ararat, pianteranno un bel vigneto, e tutto si riavvierà in un modo che ci auguriamo migliore e più rispettoso della natura e di tutti quelli che ci vivono (uomini e animali).

E là, dove i prati sono belli verdi, l'acqua è trasparente e buona da bere, e l'aria da respirare è pulita, in un clima di pace e serenità, 
in un bel cielo terso e azzurro con nuvolette bianche, come per magia si staglierà portentoso un magnifico e grande arcobaleno con tutti colori,  per buon augurio. 

E risentiremo Judy Garland (con Toto il suo cagnetto) cantare "Over the rainbow" (1939):



"Somewhere over the rainbow, way up high
There's a land that I heard of once in a lullabySomewhere over the rainbow, skies are blueAnd the dreams that you dare to dreamReally do come true".

"Da qualche parte oltre l'arcobaleno, molto in alto C'è un posto di cui ho sentito parlare una volta in una ninna nanna Da qualche parte oltre l'arcobaleno, i cieli sono blu E i sogni che ardisci sognareSi avverano realmente".

E allora tutti assieme intoneremo con Joan Baez "We shall overcome!" (l'inno del movimento internazionale dei giovani del 1968):
"Noi ce la faremo, un giorno noi trionferemo. Cammineremo mano nella mano. Un giorno noi vivremo in pace, saremo tutti liberi. Noi non abbiamo timore oggi: ce la faremo, un giorno, noi trionferemo"  


"We shall overcome, some day
Oh, deep in my heart
I do believe
We shall overcome, some day
We'll walk hand in hand
We'll walk hand in hand
We'll walk hand in hand, some day
We shall live in peace
We shall live in peace
We shall live in peace, some day
We shall all be free
We shall all be free
We shall all be free, some day
We are not afraid
We are not afraid
We are not afraid, today
Oh, deep in my heart
I do believe

We shall overcome
We shall overcome, some day

...e quello sarà un Gran Giorno! quello deve essere il nostro orizzonte, nonostante le crisi, i virus, e le guerre con le loro carneficine e distruzioni.
Allora non smettiamo di concepire grandi e belle mète...! Solo così i giovani di domani si impegneranno.
Quello è il mondo che la generazione dei nostri nipoti certamente vorrà e avvererà realmente. E comunque è bello coltivare dei sogni e avere degli orizzonti.

Con questo in mente Charlie Chaplin durante la 2a guerra mondiale, nel film "Il grande dittatore" fece pronunciare il suo famoso discorso di speranza, solidarietà, libertà e amore, ad un pover' uomo, un misero barbiere di un ghetto ebraico, che ritrovatosi per un errore dinnanzi a un microfono della radio, disse:

 " (...) Hannah puoi sentirmi? Dovunque tu sia, abbi fiducia! Guarda in alto Hannah le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo migliore in cui gli esseri umani si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto Hannah! l'animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda alto Hannah !"

Afflato utopico che verrà poi (1971) ripreso e sviluppato da John Lennon in "Imagine":


" (...) Immagina non ci siano Paesi,
Non è difficile da fare:
Niente per cui uccidere o morire. 
(...) Immagina tutte le persone 
Vivere la vita in pace 
E il mondo sarà come una cosa sola
(...) Immagina tutte le persone Condividendo tutto il mondo! (...)
Puoi dire che sono un sognatore, Ma non sono il solo.
io spero che un giorno ti unirai a noi ".

mercoledì 7 aprile 2021

 INTERPRETAZIONI INNOVATIVE DEL LIBRO GENESI

In maggio 2021 è stato pubblicato un mio nuovo libro su interessanti commenti e interpretazioni del testo biblico de "la Genesi". Volevo che i mei "45 lettori" (followers) ne fossero informati. 

E' uscito per la casa editrice Biblìon di Milano, nella sua Collana di Saggi. Lo potete acquistare richiedendolo nelle librerie, oppure ordinandolo su Amazon.it per 26 €uro, ma lo trovate anche a 24,70 (e anche su ebay.it).

Inoltre è in commercio anche una edizione in formato e-book (molto più economico, a soli € 9,99 !):

 L'eBook si trova sul sito StreetLib: https://store.streetlib.com/novita/il-coraggio-di-eva-e-altri-racconti-biblici-reinterpretati-per-il-nostro-tempo-una-introduzione-laica-alla-spiritualita-ebraica-610065/



Oggigiorno in questo XXI secolo abbiamo bisogno di nuovi (o rinnovati) miti e narrazioni che facciano da riferimento-base ad una società pluralista fondata su valori universali. Per esempio una ri-lettura della Bibbia da un punto di vista “femminile” può molto aiutare ad un rinnovamento dell’atteggiamento mentale con cui ci avviciniamo all’ "Antico Testamento", ovvero la Bibbia ebraica (la Torah e gli altri libri del TaNaK). 

(Ricordiamoci che esso sta alla base del Nuovo Testamento, e anche della religione musulmana, cioè delle tre grandi religioni abramitiche dette "del Libro").


La Bibbia ebraica ci invita (in ogni tempo essa venga letta e studiata) a riaggiustare il mondo (tikkun Olàm) per rinnovarlo (e rinnovarci). Essa è piena di insegnamenti di vita ancor oggi molto importanti, dati sotto forma di racconti (si sono strutturati prima della diffusione della scrittura). Abbiamo bisogno di meditare sui messaggi di questo patrimonio della cultura ebraica. Alcuni di questi, se riletti sotto nuova luce, ci mostrano indicazioni positive:


Eva è l’Eroina dell’Umanità, che compì quel coraggioso atto per la volontà di sapere. Nemmeno Caino venne condannato alla pena di morte; e dalla sua comprensione di quell’errore capitale, poi nacque una discendenza cui si devono le tecniche che portarono alla civiltà. Di fronte ad un tragico cataclisma della natura, Dio Padre mise in salvo tutte le specie dall’estinzione, e non solo l’umana. Dinnanzi  alla costruzione della più alta torre che tocchi fino al cielo, e all’imposizione di una sola cultura dominante, il Creatore diede la preferenza allo sbocciare di una pluralità di lingue e culture.

Il comandamento di non uccidere portò al salvataggio di Isacco (ma nelle due “nostre” guerre mondiali del Novecento quanti figli sono stati ancora sacrificati sull’altare della Patria?). 

Le esperienze di servitù di Giacobbe lo portarono infine a divenire Patriarca. Le disavventure di Giuseppe si tramutarono nel suo successo nella terra in cui era un immigrato. Così si rileggano le varie storie bibliche, da quella tragica dello stupro di Dinah, alla storia di Giuda e dei suoi figli, ecc. 

 Questo libro mira a chiarire significati non facili da cogliere dando solo una prima lettura, in molti brani il libro mette allo scoperto un senso inedito. E così emerge una Bibbia di una modernità insospettata, grazie ad una libertà di interpretazione. Si tratta comunque di una lettura interessante e scritta in modo scorrevole e accessibile.


Il libro in copertina riporta un dipinto che Marc Chagall face nel 1901 per il suo amico Apollinare relativo al versetto biblico in cui si dice che quando Dio creò l'essere umano, "maschio e femmina li creò"; poi all'interno è corredato da quelle litografie di Chagall di argomento biblico (degli anni 1931/1956) che furono presentate in una esposizione temporanea di tre mesi al Palazzo dei Diamanti di Ferrara una trentina di anni fa, e da alcune altre riproduzioni, sempre di opere di Chagall, inerenti al tema. Le sue raffigurazioni sono in effetti bellissime interpretazioni del contenuto del primo Libro.

Così scrisse Chagall:


“Sin dalla mia prima giovinezza sono stato catturato dalla Bibbia. Mi è sempre sembrato, ed ancora mi sembra, che sia la più grande fonte di poesia di tutti i tempi. Da allora ho cercato quel riflesso nella vita e nell’arte. La Bibbia è come una risonanza della natura, ed ho cercato di trasmettere questo segreto. (…) Ho voluto affidare (queste tavole) a questa sede perché gli uomini tentino di trovarvi una certa pace, una certa spiritualità, una religiosità, cioé un senso della vita. (…) Non sta a me di commentarle. Le opere d’arte debbono esprimersi da sè stesse. (…)

Se tutta la vita va inevitabilmente verso la propria fine, noi dobbiamo durante la nostra, colorarla con i nostri colori d’amore e di speranza. In questo amore si trova la logica sociale della vita e l’essenza di ogni religione. Per me la perfezione nell’arte e nella vita è sorta da questa fonte biblica.  (…) Può darsi che in questa sede verranno giovani e meno giovani a cercare un ideale di fraternità e d’amore, quali i miei colori e le mie linee l’hanno sognato. (…) come una madre con amore e con pena mette al mondo un bimbo, così i giovani ed i meno giovani costruiranno il mondo dell’amore con un nuovo colorito.” 

(Marc Chagall, dalla piccola guida al museo nazionale “messaggio biblico” di Nizza, a c. di P. Provoyeur, ERMN, 1979). 




Come si può vedere dall'Indice, molti sono i temi e le problematiche affrontate



INDICE:


per i lettori non addentro alla materia:

01.   alcuni cenni prima di cominciare;    

02.  Premessa;

03.  Introduzione.


PARTE PRIMA


Capitolo 1. - viaggio verso le origini 

 

  1.1    -  il grandioso mito dell’ inizio

  1.2  - il Creatore e il creato

1.3. - rassomiglianza e similitudine

1.4   - tutto è ancora in nuce 

1.5 -  una fratellanza ad alto rischio

1. 6 - sul Nome di Dio


Capitolo 2. - il periodo arcaico più antico


2.1. il mito dell’Arca

2.2. ancora sul tema di bene e male (buono/cattivo)

2. 3.  l’innalzamento sino al cielo


Capitolo 3 - altre Grandi Storie


3. 1 i miti ci parlano (i primi Eroi fondatori)

3. 2 Abramo: Il Grande Viaggio

3. 3  la Torah: dalla sua scrittura alla sua costruzione

3. 4 Abraham, l’eletto da Dio


Capitolo 4 - La condanna di Sòdoma e Gomorra


Capitolo 5 -  È Eva la Madre dell’Umanità


Capitolo 6 - sguardi diversi


6. 1  sulle pratiche ermeneutiche

6. 2  La prospettiva al femminile

6. 3  l’umano e il divino 

  §. 6. 3 - 1. sulla remissione e il “perdono”

6.4  uno sguardo alle sacre leggende

6. 5  ancora a proposito di Abramo


Capitolo 7 - in Terra Santa


7. 1. ‘Aqedah, la Grande Prova

7. 2. Isacco


Capitolo 8 - La tempestosa vita di Ya’aqob e le sue due Visioni oniriche


8. 1 -  La grandiosa Visione

8. 2 - Ya’aqob e la cognizione del dolore interiore

8.3 -  ciò che ha più rilievo


Capitolo 9 - oltraggio e vendetta


9. 1 - perdono, e memoria


Capitolo 10 - il romanzo di Yohsef


10.1  la speranza fa ben presagire


PARTE SECONDA


XI - l’età di Matusalemme

XII - miti e leggende sacre

XIII - nozioni di cronologia

  13, 1 - la storiografia ebraica

  13, 2 - sintesi cronologica

XIV - sui testi sacri

 14.1 - la Torah scritta e letta 

 14.2 - la Rivelazione nel tempo storico

 14. 3 - le edizioni

XV - la tradizione orale

 15. 1  - Aggadah

 15. 2  - Midrash 

XVI -  ultime ricapitolazioni e considerazioni riassuntive


XVII - Post- scriptum: “il compito dell’Uomo” (di Luca De Angelis)


Appendici

1. Sitografia

2.  stampa periodica

3.  film e video

4.  panorama di testi (Bibliografia)

5.  una presentazione delle illustrazioni di Chagall






Il volume termina con una interessante Postfazione dell'amico e studioso Luca De Angelis.


Particolarmente interessanti prevedo che potranno essere i capitoli 5° e 6° sulle interpretazioni femministe e altre problematiche assai attuali, che ci possono stimolare ad un nuovo approccio alla Bibbia ebraica, più consono ai nostri Tempi.






P. S. :