domenica 22 marzo 2015

il viaggio in Colombia 2015

Siamo ritornati ieri da un giro per la Colombia, di un mese. Ci è piaciuta moltissimo. Il Paese è enorme e le comunicazioni non sono sempre facili, per cui ne abbiamo potuto vedere solo una parte. Comunque è un Paese talmente vario e composito, che non c'è dubbio che non ci sia qualcosa che affascina …

In sostanza siamo stati una settimana a Bogotà, la grande capitale che si trova mediamente a 2640 metri di altitudine, dove siamo stati prevalentemente nel centro storico di La Candelaria.

Poi siamo andati a Sud, a Popayàn, una città coloniale tutta bianca, dove abbiamo passato quattro intense giornate,

e abbiamo fatto una bellissima gita al paese di Silvia, su in montagna dove c'è un famoso mercato degli indigeni andini Guambianos, che vale il viaggio.

Poi siamo ritornati un po' a nord di Bogotà, alla piccola cittadina coloniale di Villa de Leyva, che è un incanto, dove pure siamo stati tre-quattro giorni.

Abbiamo fatto anche una gita nei dintorni, a Ràquira e altre località.

Quindi, lasciate a malincuore le Ande, siamo andati sulla costa caraibica.

E questo è stato come fare un secondo viaggio, in un altro Paese. E' tutt'un'altro mondo. Sia per la geografia, essendo sul mare, ed essendoci 33/36 gradi di giorno... Quindi un altro paesaggio. Sia per la popolazione, e per la storia. Il Caribe (cioè i Caraibi), è stato partecipe di altre vicende rispetto all'entroterra, per cui oltre a città coloniali di diversa architettura e stile, sono moltissimi i costeños che hanno origine dagli schiavi africani delle piantagioni, e quindi sono neri, e si sono poi mescolati con gli indios locali, e con la gente delle isole (che erano sotto dominio britannico o olandese, o francese). Quindi moltissimi neri ma anche moltissimi mulatti.
Nel Caribe hanno una loro cultura e loro mentalità e abitudini, ad es. si pensi alla musica e alle danze caraibiche,

ma anche ai succhi dei molti frutti tropicali, e infine alla cucina con le sue ricette particolari a base di cocco (oltre al fatto che si mangia pesce fresco).
E lì siamo rimasti travolti dai ritmi, dai colori, dall'allegria, dalla frutta, eccetera.
Abbiamo passato quattro giorni a Cartagena de Indias, che ha un grande e signorile centro storico


bellissimo e ben restaurato e conservato, e belle spiagge vicine a Bocagrande. Sole e tanta bell'aria.

Poi siamo andati a Santa Marta, una cittadina su una baia, da cui si può andare in varie località in giornata. Siamo stati sulle spiagge del Rodadero e altre nei dintorni. Siamo andati in alcune parti del grande Parco naturale nazionale di Tayrona, e lì abbiamo incontrato gli indios kogi. A S.ta Marta siamo rimasti una settimana, andando anche al paese di pescatori Taganga e ad altre spiagge bellissime come la playa de crystal, o playa grande.
A est del Tayrona siamo stati lungo la costa  (la parte prima di Riohacha), a Guachaca e a Buritaca, e abbiamo incontrato gli indios Wayuu. Anche qui sole estivo e vento forte.


Sulla costa -sia a Cartagena, che a S.ta Marta, che a Taganga- si sta molto bene alla sera dopo il tramonto, e le notti estive sono meravigliose, per cui c'è tanta vita, tutti stanno fuori in strada e nelle piazze a godersi la brezza, e si può andare in giro senza sudare e sfiancarsi per il gran caldo.
E così oltre a viaggiare e andare in giro a visitare, abbiamo anche fatto vacanza.
Poi purtroppo il viaggione è finito, siamo ritornati per due mezze giornate su a Bogotà, e infine abbiamo preso l'aereo per Madrid.

Bel viaggio. Gente cordiale e amichevole ("con mucho gusto!"). Buon mangiare (non abbiamo mai avuto nessun problema). Ambiente gradevole. Anche dei bei musei e bei palazzi del Cinque-Seicento.

Vi racconterò scrivendo il diario dagli appunti che ho preso su un quaderno, diario che farò a puntate (23) e che quindi sarà lungo perché c'è molto da dire.
hasta pronto!