giovedì 1 dicembre 2011

morale / amorale / immorale .... ?

Qualcuno mi ha scritto chiedendo se alla fin dei conti esista davvero un qualcosa che potremmo chiamare una morale (a livello individuale)...


allora innanzitutto ti debbo dire che io non sono un esperto di "filosofia morale" o altre discipline collegate... e soprattutto non sono un tipo che sa dare risposte ma semmai uno che si lascia intrigare e coinvolgere (e soprattutto appassionare) molto di più da certe domande. 
quindi me lo chiedo anch'io, ma esiste una morale?, non intesa in quanto morale sociale (eccome che esiste!) ma intesa come morale personale. non lo so ma credo proprio di sì. c'è qualcosa che noi ci costruiamo (consc. o inconsc.) attraversando ed essendo attraversati dalla educazione, dalla società, dalle regole, dalle leggi, e ce la costruiamo in certa parte anche nonostante queste, contro queste, rifiutando, opponendoci, contrastando, o semplicemente criticando tutte queste forze che sembrano un insieme di forti correnti, onde, e rapide di un fiume che stiamo percorrendo su una barchetta. 
E la vedo come fatta di un groviglio di contraddizioni che però in noi convivono perché abbiamo imparato a conviverci e farle convivere (a volte con alcuni inconvenienti), ma sono la nostra morale, ovvero l'insieme di riferimenti che abbiamo preso e fatto nostri, o che ci siamo inventati e costruiti. 
Per cui ad es. uno in certi contesti potrebbe non provare pudore per le nudità e in altri ritenere invece conveniente coprirsi, anche se per es. sta in una spiaggia deserta, oppure nel suo letto ... 
E viceversa può restare tranquillamente seminudo/a anche in numerosa e affiatata compagnia, ad es a far chiacchiere stando sulla sdraio nel "Bagno" al mare (magari riducendo semplicemente le coperture al minimo indispensabile o anche un po' di meno, pur che il contesto, la compagnia, la situazione, il momento magico, o l'atmosfera delle sensibilità, o la stagione e il luogo lo consenta)...
Uno potrebbe vergognarsi di non dare dei soldini a certi che ti chiedono di dare loro un aiutino, e sai che ne hanno bisogno, mentre al contempo ad es a altri (che forse non ne avevano poi così tanto necessità come i precedenti), però dei soldi alla fine glieli dai, magari perché vedi che si vergognano loro a chiederteli, oppure perché tra voi c'è una amicizia particolare, o per delle "giuste" cause.
Oppure sei disposto a dare dei soldi a uno che non ne ha bisogno, ma che in quel contesto riconosci che ha delle buone ragioni o che ne ha il diritto di volerli da te.... C'è chi è disposto a pagare uno che organizza un gioco d'azzardo (solo così perché in quella serata è andato per curiosità al casinò), eppure si sa che quello è un farabutto; oppure è disposto a pagare una prostituta, o uno spacciatore ..., pur ritenendo immorali quelle persone, quei mestieri, e magari anche chiunque partecipi a quel giro... (in cui magari senza averlo voluto ti trovi per caso tu stesso in quel frangente). C'è chi sarebbe disposta p. es. a fare sesso col fratello di suo marito, pur non intendendo minimamente mettere in forse il proprio matrimonio che ritiene debba durare per tutta la propria vita... Chi è contrario all'alcol e però in quella occasione si vuole proprio ubriacare... chi è contro il mentire e però in quel certo caso ritiene più giusta una pietosa menzogna, chi è onestissimo ma quella volta ha fatto semplicemente come fanno tutti "gli altri". Chi non farebbe mai del male a nessuno, ma che in quel momento a quel tizio gli ha proprio mollato un gran bel pugno sulla bocca...
Ognuno si regola un po' come si sente. Non so se ci possano essere dettami assoluti validi in ogni contesto e frangente per chiunque a prescindere da tutto. La coscienza individuale con cui ognuno deve fare i conti, è qualcosa di difficilissimo da definire.
Mi ricollego al concetto di mito individuale, o mito personale. Ognuno ha il suo, ognuno ha le sue mitologie, le sue leggende sul suo proprio vissuto, le sue mète magari utopistiche, e anche quelle che pure sa essere del tutto irrealistiche ....

1 commento:

  1. Secondo me può essere proprio così.
    Era più o meno questo a cui mi riferivo quando ho scritto che è più difficile essere fedeli a noi stessi piuttosto che agli altri. Forse è proprio la nostra morale individuale, sempre che riusciamo ad afferrarla...

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