mercoledì 17 maggio 2017

è uscito il mio libro su J.Campbell

E' finalmente uscito il mio ultimo libro che è uno studio sulla figura e l'opera di Joseph Campbell, per la casa editrice Moretti & Vitali, di Bergamo, nella collana della prof.sa Carla Stroppa ("il tridente - Saggi"). In questi giorni è anche esposto al Salone internazionale del Libro, a Torino.


vedi su internet: http://www.morettievitali.it/?libri=la-forza-del-mito

pagine : 496
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 32, 00
ISBN : 9788871866734
Anno di pubblicazione : maggio 2017


Carlo Pancera

La forza del mito


«Nessuno in questo secolo – né Freud, né Thomas Mann, né Lévi-Strauss – ha altrettanto riportato il senso mitico del mondo e le sue eterne figure nella nostra coscienza quotidiana» 

così James Hillman misurò l’importanza dell’opera di Joseph Campbell (1904-1987), un corpus di straordinari titoli che continua a risuonare e ad attrarre nuovi entusiasti lettori. La sua è stata davvero l’incessante ricerca di una mente vorace e curiosa, con un atteggiamento nei confronti della cultura aperto, multidisciplinare e costantemente alla ricerca dei punti di contatto tra le varie tradizioni: Campbell ha attraversato il secolo scorso toccandone i punti nevralgici, vivendo i momenti che lo hanno definito, e incontrandone molti protagonisti (da Olga Fröbe Kapteyn ai coniugi Paul e Rachel Mellon, da Carl Gustav Jung alla band dei "Grateful Dead", da John Steinbeck a George Lucas, e da H. Zimmer a J. Krishnamurti, da Thomas Mann a Mircea Eliade, dallo scultore A. Bourdelle alla danzatrice e coreografa Martha Graham, da Pio XI al Pandit Nehru, da Ananda Coomaraswamy, ad Aldous Huxley, da Erich Neumann ad Alan Watts, da John Cage a Max Ernst e sua moglie Peggy Guggenheim,  da Stan Grof a Marija Gimbutas, dai coniugi G.Bateson e M.Mead, e da Gershon Scholem a Martin Buber, a D.Suzuki eccetera ecc.)


Questo volume, il primo nel continente europeo a essere dedicato all’insieme delle sue opere oltre che alla sua biografia, offre il quadro completo dei suoi studi, dei viaggi e degli incontri e consente un accesso inedito alla sua opera, che ha il Mito e la costruzione di esso al centro di riflessioni che hanno investito narrazioni di tutti i tipi, dai luoghi e le culture più disparate.
Il Mito, da Joseph Campbell, è visto come materia viva, affine ai sogni, «è la segreta apertura attraverso cui le inesauribili energie dell’Universo si riversano nella manifestazione culturale umana». 
Ancora Hillman: «I Miti lasciano che gli alberi e gli animali parlino, dotano i fiumi e le pietre di nomi e personalità, dotano le piante di spiriti, le montagne di dei, e il mondo infero di una folla di spettri e di antenati (…). Il Mito dice la verità perché è di questo mondo e per questo mondo (…) il Mito mostra il mondo così come è, e come è eternamente».
Se il suo libro più noto, L’eroe dai mille volti è negli anni diventato un vero classico, le altre sue opere hanno proseguito un viaggio culturale unico e appassionante, che qui viene raccontato al lettore italiano per la prima volta, e in maniera completa.



Per dare una idea dei contenuti riporto alcuni brani dalla prefazione e dalle conclusioni

dalla prefazione:

Questo libro non si incentra su una problematica o una tematica particolare riguardante Campbell, piuttosto vuole fornire una panoramica generale che dia un’idea dell’uomo e delle sue riflessioni.
Nel riferire i contenuti delle opere di Campbell ho indicato solo alcune delle questioni implicate nelle sue argomentazioni, cercando di incuriosire il lettore, per stimolarlo ad andare a prendere in
mano l’opera originale e leggere direttamente i suoi scritti.
Il racconto del suo percorso biografico, del suo “viaggio individuale”, ha la funzione di rendere il testo più leggero e, oltre a dare un’idea della “persona” Joseph Campbell, aiuta a contestualizzare i suoi scritti; è un modo di raccontare “come si forma uno studioso…”  e, infine, risponde al rilievo che Campbell dava in generale alla storia, alle scansioni, alle fasi di quella eroica avventura che è l’attraversare una vita.
(…)


...e dalle "conclusioni":

Questo libro, che come si è visto è una sommaria sintesi delle principali opere di Joseph Campbell, era inteso a servire da introduzione, da avviamento alla lettura diretta delle sue numerose e dense tematiche e problematiche, e alla conoscenza della persona Campbell, almeno attraverso la sua biografia intellettuale.
Nella Parte Prima -come dicevo in premessa- ho cercato di dare conto del suo percorso formativo entro le rive dell’ alveo entro cui ha potuto scorrere la sua vita, con i paesaggi geografici e umani (sociali e culturali) che ha attraversato, incontrando chi si trovava ad affiancarsi o incrociare con la propria vita anche la vita di Campbell (come accade per tutti noi in quel segmento temporale che ci compete). 
La Seconda costituisce un invito a leggere direttamente le sue opere, e anche vorrebbe permettere di valutare cosa si è sviluppato tra i molteplici spunti della giovinezza, seguendo il suo itinerario di vita.

Spero in definitiva che questo libro possa essere stato un contributo a ri-valorizzare il suo apporto culturale e di riflessioni, significative non solo per il Novecento che ha attraversato quasi per intero, ma a mio parere significative anche per accrescere la consapevolezza dell’epoca nostra che stiamo vivendo, e di quella che ci attende. 

Inoltre ho cercato di rimarcare il carattere multiforme della costruzione del pensiero di Campbell, come si è svolto lungo il tempo e le fasi del suo ciclo di vita, con mutamenti, ripensamenti. Il suo è stato un pensiero che è andato sviluppandosi e arricchendosi nei decenni,


partendo dalla apparentemente “semplice” constatazione della omogeneietà della conformazione di base non solo fisica-organica, e mentale, ma anche psichica del genere umano. 
E sopratutto prendendo le mosse dalla presa d’atto che simboli e immagini presenti nelle visioni dei miti, delle leggende, della fiabe e di tutte le narrazioni, siano tra gli elementi di tipo persistente sul lunghissimo periodo, e quindi parte fondamentale della generale cultura umana in quanto tale, per cui Campbell vede la varietà culturale negli spazi geografici e nei tempi storici, come la ricchezza delle molteplici possibili espressioni dell’ umano.
Nel corso della sua vita si va accentuando il richiamo vivente del racconto mitico (ad es. con le considerazioni sull’eroe che è dentro ciascuno di noi) come narrazione simbolica e di valore metaforico che è latrice di un messaggio profondo, che non dovremmo mancare di cogliere. Perciò Campbell è alla ricerca, nelle molteplici mitologie e nelle Grandi Visioni, di questi segnali con indicazioni e comunicazioni sotto-traccia, e invita ciascuno a perseguire tramite essi il proprio percorso, la strada, la via verso la propria bliss, cioè quella serenità e soddisfazione che ci può donare un sentimento di pienezza interiore e di realizzazione delle nostre potenzialità.
( … )


Qui di seguito l'indice del volume:
    
                                                                    



                                                                                   


                                                  

vedi anche il Post di qualche settimana fa:
http://viaggiareperculture.blogspot.it/2017/04/preannuncio-delluscita-del-mio-ultimo.html



1 commento:

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