mercoledì 29 agosto 2012

Apollonio (ecologista e vegetariano)

Apollonio di Tiana (filosofo greco e asceta del I secolo d.C., grande viaggiatore e conoscitore degli yoghi dell'India, chiamati "gimnosofisti")  fu il cosiddetto "Messia pagano", figura interessantissima, estremamente controversa e comunque di straordinario fascino e complessità culturale, disse tra l'altro: 


"La Terra produce ogni cosa e chi vuole essere in pace con gli esseri viventi non ha bisogno di nulla, poiché i suoi frutti si possono cogliere, e altri coltivare secondo le stagioni, in quanto essa è la nutrice dei suoi figli: ma la gente, come se non udisse le sue grida, affila le spade contro gli animali per trarne vestimento e cibo".

Ci riferiscono della sua vita Flavio Filostrato (175-245) nella sua ponderosa "Vita di A. di Tiana"  (tradotta e pubblicata dalle edizioni Adelphi nel 1978, e rist. 2002), il teosofo G.R. Mead (di cui si veda la trad.it. per le edizioni dei fratelli Bocca di Torino, 1926, rist. fratelli Melita editori, 1988), e ne fa alcuni cenni Eric R. Dodds, nel suo "I greci e l'Irrazionale" (del 1951 e succ. ediz., trad. it nel 1959, ora RCS Libri, Milano, 2000) nella Appendice sulla "Teurgia", e nel suo "Pagani e cristiani in un'epoca di angoscia"  (del 1965, tr.it. da La Nuova Italia, nel 1997), relativo a quel tormentato periodo storico di transizione.







2 commenti:

  1. Durante una lezione di etologia applicata si parlava di intelligenza: il dibattito riguardava la possibilità che il concetto di intelligenza si potesse estendere fino agli insetti, ovviamente facendo riferimento alla sua accezione pratico-adattiva e non solo a quella di facoltà astratta, che si estende solo ad alcuni gruppi di animali, oltre l'uomo.
    Bene, si discuteva allora del fatto se fosse giusto o meno mangiare altri esseri viventi ed eravamo giunti alla conclusione che forse, se davvero si volesse mangiare carne, sarebbe più "giusto ed etico" farlo essendo pienamente consapevoli di ciò che sta accadendo e uccidendo personalmente l'animale, non allevarlo per destinarlo semplicemente al macello, in un mattatoio.

    Sono convinta che questo sarebbe un compromesso più ragionevole rispetto agli allevamenti intensivi che mortificano queste bestie, anche se, se ci si rendesse conto di ciò che la Terra ci offre, con la possibilità di non causare sofferenza, allora tutto sarebbe ancora più etico ed equo!
    Basterebbe essere meno avidi e saper dare il giusto valore al tempo, alle cose e agli esseri viventi.

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  2. Sono d'accordissimo, purtroppo molti problemi derivano anche dal boom demografico. Come si fa a nutrire 7 miliardi e 200 milioni di persone???
    …e quanti saremo fra cinque o sei anni….?

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