martedì 1 gennaio 2013

Un nuovo inizio? (calendario maya)

Oggi è per il nostro calendario il primo giorno del nuovo anno 2013. Chissà se davvero stia incominciando un nuovo tempo?, una nuova era, un'epoca in cui l'umanità riuscirà finalmente a produrre una civiltà di più alto livello culturale e a fare un passo in avanti nel processo evolutivo, per cui gli esseri umani giungano ad apprendere come impiegare appieno tutte le risorse di cui il nostro corpo, la nostra mente e il nostro spirito è potenzialmente capace ... e a mantenere sotto controllo, o a stornare verso uno sbocco positivo le nostre pulsioni violente e distruttive, o almeno in qualche modo a sublimarle, per dar luogo ad un'epoca di pace...?
A questo proposito tra l'altro sono state dette le cose più bizzarre, come p. es. che avrebbe  potuto verificarsi l' Apocalisse preannunciata nel vangelo di Giovanni, e che con la fine di dicembre sarebbe finito il mondo ... e questa credenza catastrofica (tipica della nostra cultura e mentalità), o meglio questa paura millenarista (ricordate il detto "mille e non più mille"?), è stata indebitamente attribuita a quello che fu un calcolo del calendario degli antichi maya ...

In luglio di due anni fa avevo pubblicato come post su questo blog il mio diario di viaggio sulle Ande dell' Ecuador, scritto nell'estate 2009, in cui avevo accennato a questa prospettiva, e aspettativa di una nuova Era felice, e mi fa piacere qui ricordarlo dato che essa era presente non solo nei calcoli astronomici maya ma anche nella cultura andina.
Intanto consideriamo il significato che può assumere il fatto che le popolazioni autoctone andine per il solstizio di giugno compiono delle cerimonie, in cui tra l'altro i celebranti si dedicano ad esprimere la propria gratitudine per il fatto che l'asse terrestre abbia proprio questa inclinazione di 23° gradi e 27', poiché è da questo fatto che nasce la vita così come la conosciamo. In effetti è innegabile che l'inclinazione dell'asse è un dato di grande rilievo non solamente nello studio della storia della climatologia ma anche della storia dell'evoluzione degli esseri vegetali e animali.

La previsione di un mutamento di Era dunque dipende dagli studi sulla processione degli equinozi. Le conoscenze astronomiche delle antiche civiltà amerinde sono espresse in alcune loro leggende e miti, e nel caso dei maya anche in alcune scritte scolpite su steli, o templi, o calendari.
Si veda a questo proposito lo studio dei miti andini sia pre-incaici che incaici, in cui si allude alla processione assiale, compiuto da William Sullivan, in "Il sergreto degli Inca", 1996 (tr.it. Tea), e soprattutto si veda: C. Milla Villena, Genesis de la cultura andina, Quito,1980,2008.

Prossimamente si prevede uno spostamento dell'asse terrestre, e questo tra l'altro secondo gli andini avverrebbe in prossimità con l'apertura dell'Era del nuovo Pachakutin (come si dice in lingua quechua Grande Periodo, ovvero Epoca), per il cui avvento la fase di transizione sarebbe cominciata già alcuni anni fa (con l'anniversario della presa di contatto di Colombo con il continente americano nel 1492), per estendersi su circa un quarantennio, e si concluderebbe con il 500enario dell'assasinio dell'Inca Atawallpa (1533) e con esso della fine della indipendenza di tutte le civiltà e culture indigene in America, corrispondente quindi al periodo tra il 1992 e il 2032.

In sostanza tutto ciò si rifà, come oggigiorno è divenuto assai noto, ad un calcolo compiuto dai maya (ma che sarebbe una conoscenza molto più antica), per cui con la fine di quello che noi chiamiamo 2012 si concluderebbe anche, secondo il loro precisissimo calendario e la loro matematica su base 20, la fase, l'intera Epoca attuale, cioè quella delle culture e delle  civiltà sviluppatesi all'incirca negli ultimi venti millenni (espressa con i termini di: fine di questo mondo) e l'inizio di una nuova Era, di un nuovo Tempo, che si prevede più perfezionato, e dunque auspicabilmente migliore. 

Dunque come sappiamo l'asse terrestre non è perpendicolare al piano di rotazione attorno al sole, pertanto l'equatore, non inteso come punto equidistante dai poli, ma come la circonferenza in cui i raggi solari giungono perpendicolarmente, è leggermente sfasato rispetto a quello geografico. Pertanto nelle nostra fascia temperata ad es. in una certa posizione si ha la stagione invernale in quanto i raggi giungono trasversalmente alla superficie del nostro paese, essendo i nostri territori (posti a livello di paralleli abbastanza più "alti" rispetto all'equatore) in punti "più lontani" dal sole, mentre nella stagione estiva c'è maggiore calura in quanto giungono ad un angolatura più vicina a quella dell'angolo retto, e la superficie a livello dei nostri paralleli è un poco "più vicina" al sole. Ma non si tratta solo di questo, ma del fatto che già da moltissimo tempo la nostra grande trottola planetaria non ruota in modo fisso e regolare ma "traballa" un poco, quindi l'asse traccia come un cerchio, o esattamente una ellisse, nel corso della rivoluzione intorno al sole. In questo movimento ellittico "mira" verso differenti quadranti del cielo stellato. Il fenomeno si chiama processione degli equinozi.

Per quanto riguarda la processione equinoziale già in epoche antiche gli uomini avevano osservato che l'orizzonte della volta celeste a volte include o esculde certe costellazioni, e che la posizione delle stesse muta nel corso del tempo. Ora noi sappiamo che l'asse terrestre è soggetta ad oscillazioni continue durante il suo movimento rotatorio. La rotazione dell'asse compie un giro ellittico in 25.920 anni, "puntando" via via sulle varie costellazioni, per cui tale rotazione è stata suddivisa in dodici transizioni, o "ore", nel passaggio dall'entrata in una certa costellazione, alla successiva (di qui la denominazione di processione). Nel "Timeo", Platone aveva definito il grande anno cosmico quello dopo cui tutta la volta celeste torna eguale a com'era all'inizio; dopo di lui Ipparco di Nicea (II sec. av.C.) calcolò la processione degli equinozi in circa 26 mila anni.

E dunque dopo l'ultimo spostamento, avvenuto circa due millenni fa (2160 anni), ora sta per entrare nel quadrante dell'Acquario, e precisamente a partire dalla fine del 2012 (sotto il cui "influsso" dunque la nostra Terra resterà per la fase dei prossimi 2160 aa). Completando così un ciclo, una Era di cinque millenni circa, iniziata nel 3114 avanti Cristo. 

A quel punto l'asse terrestre inizierebbe a spostarsi più sensibilmente a causa delle periodiche oscillazioni, e ciò potrebbe portare anche ad un indebolimento del magnetismo attuale (o a uno spostamento del polo magnetico attuale, con la possibiltà addirittura di una inversione dei poli magnetici, cosa che avviene circa ogni cento millenni), e quindi anche a un cambiamento climatico globale. In ogni caso una diversa inclinazione dell'asse terrestre porterebbe ad un diverso angolo di illuminazione e di irradiazione della superficie terrestre da parte del sole e delle stelle. 

Terminato il percorso del semicerchio di allontanamento rispetto al centro della nostra galassia, ora dopo 12.960 anni (quindi all'incirca dall'epoca in cui giunsero in America popolazioni siberiane attraverso lo stretto di Bering congelato) reinizierebbe ad avvicinarsi ad una posizione in cui "puntare" in direzione del centro galattico (il nostro sistema solare sta in un'area nella periferia della galassia, nel cosiddetto "braccio di Orione"). 

Da questo fatto deriva l'antico calcolo, ed è straordinario pensare che gli astromoni maya dai loro osservatori in pietra, avessero potuto compiere questi calcoli e individuare le datazioni, o distanze temporali di tale processione. Da qui la conseguente "profezia" di cui si è parlato in queste ultime settimane (ma che si ritrova anche in alcune visioni filosofico-spirituali dell'India arcaica di epoca vedica e pre-vedica, che parlano di modifica graduale del posizionamento della kundalini terrestre, cioè del "serpente di luce" o fascio energetico che attraversa il pianeta da un polo magnetico all'altro, o che si riferiscono alle Ere o Yuga che si sono succedute e che verranno), secondo la quale ciò porterebbe non solo ad una differente angolazione nella esposizione alla luce  e al calore solare, e delle stelle, ma di conseguenza anche ad uno sviluppo differente della evoluzione degli esseri viventi, e quindi preconizzarono il passaggio ad un'Era nuova e migliore soprattutto nella evoluzione culturale e spirituale, per cui l'uomo raggiungerebbe in questo incipiente nuovo periodo una maggiore capacità di utilizzare le potenzialità della corteccia cerebrale, e di alcune dotazioni (dall'uso del calore dei palmi delle mani, all'intuizione, a forme di telepatia, all'utilizzo ottimale del dispendio energetico, all'empatia....ecc) acquisendo maggiore consapevolezza di sè, e si aprirebbe per l'umanità un periodo di pace, e di grandi progressi in tutti i campi (questo, e solo questo dunque, l'aspetto "profetico"). 

Certi poi dicono addirittura, ad esempio, che ciò comporterà un graduale "esaurirsi" nel mondo della influenza della spiritualità "orientale" (in effetti tutti i grandi profeti da Krishna, Mosé, Orfeo, Elia, Daniele, Zarathustra, Pitagora, Buddha, Gesù, Maometto, eccetera erano di origine asiatica) per spostare il proprio centro attrattivo e creativo nelle Americhe e basandosi sulle loro culture più originali e native ...

Comunque sia, insomma i maya non solo hanno compiuto una previsione, cioè un calcolo straordinariamente interessante, ma hanno ipotizzato la fine non solo di un periodo astronomico, ma addirittura di un'Era, svoltasi durante il percorso nell'emiciclo appena compiuto, e poi hanno anche aperto la speranza in un rinnovamento e quindi dato il via ad una attesa, a grandi aspettative di perfezionamento e di elevamento. Queste idee erano presenti anche nella civiltà incaica e in certe culture preincaiche del Sudamerica.
Ma come accennavo sono presenti anche nella concezione greca antica delle Età o Epoche della storia (cfr. Esiodo poi Platone), come in quella biblica (vedi le profezie di Daniele) e poi cristiana (v. l'Avvento del Regno e poi l'Apocalisse), poi nei vari movimenti millenaristici, nel mito moderno e poi romantico della rivoluzione redentrice, poi nello spiritualismo, nelle correnti del "risveglio" religioso, nell'attesa dell'Età dell'Acquario, fino alle concezioni che poco più di vent'anni fa sbocciarono nella cosiddetta corrente della New Age (poi chiamata da alcuni New Era), tipo la "profezia di Celestino", il flower power, ecc ... Altri dicono che è terminata l'Età moderna e che siamo entrati in un'epoca post-moderna, altri parlano di seconda e terza rivoluzione industriale, o di Era dell'informatica, oppure di Età della globalizzazione, che pure porterebbero allo sviluppo di una nuova cultura o addirittura di una nuova Civiltà. Quindi l'idea di una nuova epoché, di una nuova Era, o Evo, non è del tutto solo una balzana "profezia maya" ...

Chissà ...  Che dire? speriamo in questa nuova influenza solare e stellare come un evento positivo, e intanto auspichiamoci che incominci davvero questo rinnovamento e questa evoluzione e innalzamento e perfezionamento della civiltà umana e della coscienza universale ... 
BUON 2013 (e successivi) a tutte/i !!!!

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