domenica 13 aprile 2014

le feste del plenilunio della primavera


Domani sera lunedì 14 ci sarà la prima luna piena di primavera, uscite a contemplarla, è sempre un grande spettacolo che la Natura ci offre. 

E domani sera, secondo il calendario lunare sarà il primo giorno (15 Nissan 5774) della pasqua ebraica (Pèsah), che da inizio alla settimana santa. Questo è il giorno in cui si celebra con una cena rituale (sèder) la resurrezione del popolo dalla condizione di schiavitù cui era inchiodato in Egitto, con tutti i patimenti e la disperazione connessi, e inizia la liberazione e il viaggio verso la salvezza, verso una nuova terra, per dar vita a un nuovo regno fondato su una più profonda consapevolezza di Sè e del Mondo, che permetta di darsi nuove leggi più eque. (il vocabolo pesah significa passaggio). Questo anelito messianico è una speranza che può sorreggerci tutti sempre.
Noi andremo a Milano dai parenti che celebrano questa data, sarà una occasione per rileggere la storia di quell' evento paradigmatico.

La prossima settimana questa ricorrenza la si festeggerà anche in una prospettiva leggermente differente, ma in continuità storica con questa ebraica: cioè ricordando l'ultima volta che si celebrò il sèder, la cena di Pèsah da parte di Yeshu ha-Notzrì, Gesù nazareno, grande maestro spirituale (per ciò era chiamato rabbi), assieme con i suoi più stretti e amati compagni di vita e predicazione. Erano venuti a Gerusalemme (Yerushalaim =città delle paci) a portare come era usanza un ramo di palma al Tempio, e poi celebrarono la festa delle azzime con la rituale cena pasquale.


Ma in epoche ancora precedenti, nell'antica Grecia, in questo periodo, si celebrava il giorno natale di Apollo, chiamato anche con l'epiteto di Febo (=lucente) per essere venuto al mondo durante il plenilunio (vedi qui sotto in un mosaico romano)
(e alcuni poi in quell'occasione celebravano ogni anno anche il compleanno di Platone)

Inoltre questa magica notte di lunedì quest'anno è anche, come dicevo in apertura, quella della prima luna piena di inizio primavera, che nell'antichità per molti era la luna piena di liberazione (dall'oscurità), è la Dea Selène (=la risplendente) nella pienezza del suo splendore, la Dea Luna che ci illumina durante la notte buia. La antica gilda degli "Omerici" dell'isola di Chio, tramandava un bellissimo inno a Selene, forse databile al settimo o ottavo secolo avanticristo.
E in questa magica notte di resurrezione della Dea della fertilità e della natura, vorrei ricordare anche un inno più antico ancora, un inno egizio alla grande Dea lunare Iside (genitrice di Horus).

(per entrambi i testi, e anche altri, vedi il mio post del 27 marzo dello scorso anno).


Come mai tutte queste varie feste in questi prossimi giorni? appunto perché è un periodo importante nel ciclo della natura. In quest'epoca vi era l'arcaica festa delle primizie che affonda le sue radici nelle immemorabili profondità dei tempi, da quando si viveva di raccolta e di caccia, e poi da quando l'essere umano iniziò a praticare la coltivazione degli alberi da frutto, l'orticoltura e l'agricoltura. Quindi è sempre stata la festa della rinascita, del ritorno di flora e fauna alla vita, la fine del letargo, quando tutto sboccia e fiorisce di nuovo, è un tripudio di colori e di luce.
In più -in certi casi- coincide con il primo plenilunio di primavera, dopo le Idi di Marzo, dopo l'equinozio (che quest'anno è stato il 20 marzo).

Che incanto la notte di luna piena di inizio primavera ...! c'è da rimanere ammaliati per tanta meraviglia. E la disponibilità a lasciarsi meravigliare è, come vi ho da poco ricordato nei miei ultimi post, un prerequisito per mettersi a riflettere. Potente è in questo caso lo stimolo ad ammirare in sincronia la presenza della luna -piena e splendida- che è anche simbolo dei cieli delle nostre profondità interiori. Cercate di specchiarvi nella vostra luna ...! Lasciatevi attrarre da quel magnetismo in grado di sollevare le acque degli oceani; tutti noi siamo composti in gran parte di liquido... che gli uomini scoprano il lunare che è anche in loro, e le donne sappiano portarlo in sè a totale pienezza.

Inoltre in questo anniversario della antico esodo dei lavoratori ebrei dal giogo del faraone egizio (dopo le numerose e insistenti richieste di Mosé, "Lascia partire il mio popolo" verso le sue messianiche speranze). Durante la cerimonia (sèder) pasquale ebraica si ricordano con tristezza e compassione anche i morti innocenti tra gli egizi.

Vorrei fare riferimento anche al mio post dell'anno scorso, del 9 aprile '13, sulla libertà di movimento, la libertà di viaggiare, la libertà di scegliere dove vivere, e dove lavorare…

Quindi domani sera sarà un plenilunio di incanto, di comunione con la natura e la sua rinascita a nuova vita, con la grandiosità del cielo stellato, un plenilunio di memorie, di solidarietà con gli oppressi, coi migranti, un plenilunio di speranza, di rinnovamento, di inni e celebrazioni, e di introspezione ...


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