giovedì 13 ottobre 2011

da "Narciso e Boccadoro" di Hermann Hesse

in Narziss und Goldmund (due tipologie, o aspetti dell'umano) Hesse scrive:


"La nostra mèta non è di trasformarci l'un l'altro, ma di conoscerci l'un l'altro e di imparare a vedere e a rispettare nell'altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro completamento".

Bellissima frase. Forse si poteva tradurre il primo "l'un l'altro" con "l'uno nell'altro". E forse anziché "opposto" si poteva tradurre ad es. "contraltare". E invece di "completamento" forse sarebbe stato meglio "complementare".
Cambierebbe un pochino il senso o almeno il tono, non vi pare?
Comunque è una frase straordinaria per i tempi (1930)...

1 commento:

  1. E' significativo il "rispettare" l'altro così come è, difficile per la maggior parte degli uomini, per natura così egoisti, incapaci di capire il diverso, di rispettarlo, di venirsi incontro, ma soprattutto di accettarlo.D'altra parte capiamo veramente chi siamo rapportandoci con chi è diverso da noi perchè vi troviamo la nostra metà mancante, perduta, come dirà Narciso; vi troviamo il nostro completamento, l'equilibrio della nostra anima. Certo quando si è due opposti è difficile comprendersi, ma è importante venirsi incontro, trovare un giusto mezzo, un punto in cui fondere le due parti.

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