domenica 10 marzo 2013

Sri Lanka (16) Negombo (ultima)

VENERDI'  22  FEBBRAIO 2013

Negombo
Mi mancheranno i suoni di qui, gli uccelli che si (e ti) risvegliano al mattino con i loro gridi, tipo ah-ah-ah in crescendo, e aeh-aeh-aeh in tono più basso, oppure kiew-kiew-kiew-kiew insistente. E gli squittìi degli scoiattoli, ma anche i sibili del vento tra le foglie, e le musichette dei venditori ambulanti, come richiamo per vendere il pane o altro. Ma mi pare sempre melanconico quel "per Elisa" fatto a tipo carillon. E gli schiocchi del gechi...o quel uio-uio-uio-uiooo! uio-uio-uio-uiooo! in crescendo con determinazione, martellante e infinito, o come tchiewtchiew, o ho-ho!, oppure kiù-uiiiiii...., come la sirena di una ambulanza, e anche chrrrrrrrr.... fino al crow-crow delle cornacchie.

Judith ora sta su internet a guardare le mail, e mi piace osservare anche il figlio di 9 anni che è così sveglio, carino, in gamba, che sa fare tutto sul computer, e chiacchiera in inglese con tutti i clienti. Ci porta  lo yogurt per il breakfast, si ricorda dalla volta scorsa... In realtà è un curd fatto con latte di bufala, gelatina hallal, e coltura. Con anche il barattolo del miele da versarci sopra, che è in effetti uno sciroppo "Gold Syrup", ingredienti: invert sugar, sucrose.

E i rumori notturni... stanotte c'è stato un gran trambusto sul tetto, e ora lo diciamo a Judith che dice che purtroppo sono dovuti a dei grossi toponi... 
Siamo in una parallela di Beach Road, che poi andando verso sud diventa Sea Rd., vicino all'hotel Jetwing Beach (uno dei quattro). Poi dopo il canale si tiene la sinistra e si va per Main Street. C'è traffico; e fa caldo. 
Stiamo andando a cercare nail cutex smalti per unghie, per nostra figlia, e mentre aspettiamo fuori da un negozio fornitissimo, Amal ci dice che lui ha lavorato per diverso tempo alla fabbrica locale della Osram tedesca, e che dovevano fare assolutamente e rigorosamente solo come era prescritto, perché il prodotto doveva essere assolutamente identico all'originale, non distinguibile, non debbono essere imitazioni, ma sono lo stesso articolo prodotto altrove. Di solito hanno anche già il cartellino del prezzo in dollari. Così è per gli smalti, o per le magliette Tshirts o altro. Per cui il prodotto migliore è semplicemente quello della marca occidentale che tu ritieni la migliore. Non ci sono prodotti di marche locali, se non delle imitazioni, e quelle sono di qualità inferiore, e costano di meno. Ovvero viceversa quel che vedi che costa meno, allora sai che è senz'altro una imitazione.

Ci racconta di un suo ex compagno di classe alle scuole elementari, che con fatica aveva comprato casa quando ha messo su famiglia, e poi per inseguire il miraggio dei soldi si è licenziato e è partito per l'occidente. Per fare il viaggio ha ipotecato la casa, ed è arrivato a Napoli, ma ancora non ha trovato un lavoro redditizio, e non ha i soldi per ritornare indietro. Fa tanti lavoretti occasionali, ed è là da solo... (torna di nuovo in mente il film italiano "Into Paradiso" che ricordavo nella prima puntata).

Mentre loro sono dentro al negozio, esce una signora che vuole salutarmi perché ha sentito che siamo italiani. Lei è stata a Padova per vent'anni a lavorare in una casa da una famiglia benestante, ha un ottimo ricordo degli italiani e dell'Italia, ora è già da un paio d'anni che è ritornata definitivamente. Lei è stata bene, tutti l'hanno sempre aiutata quando aveva bisogno, e ha fatto delle belle conoscenze.




Sia durante il viaggio in auto, sia qui oggi, Amal ci parla di una occasione che c'è a Negombo di comprare una guest house molto carina, che è quella dove era stata la sorella di marco con le sue amiche, prima del nostro arrivo. Ci incuriosisce, lui continua a dire che il turismo è in espansione ed è perciò un investimento sicuro.

Dopo la stancante girata per il day market, torniamo a pranzare, e andiamo a quel café J dove avevamo mangiato così bene. Fa parte del "Jetwing Blue", prendiamo: curry turkey, pittà pocket, veg quiche, yogurt&honey, lemon meringa, fanta, apple juice, mango mate, cocacola;  spendiamo 22€ in quattro, ed è tutto buono, e la cucina pulitissima.
Poi facciamo una lunga camminata (o ci sembra tale data l'ora calda) fino a vedere la guest house di cui ci parlava, si chiama "Morning Star", nel quartiere di Kochchikade, in via Palangathure. E' molto carino, con piscina, il ristorante interno, e uno stabilimento balneare convenzionato con loro sulla spiaggia. Sono dieci bungalws-camere. Parliamo con la figlia del proprietario, che ci spiega i motivi famigliari per cui suo padre vorrebbe vendere, e che sono comprensibili. Il padre, di nome Francis Appuhamy, ha 65 anni e, dato che oramai rimarrebbe da solo con la partenza della figlia che si è sposata con uno straniero, fa la richiesta di 600mila €uro tutto compreso (francismorning@gmail.com).

Ci sono in mezzo a tutta questa vegetazione, ovunque si vada, dei fiori stupendi...












Nel pomeriggio vengono a trovarci Kennedy e famiglia per salutarci. C'è la moglie con la figlia Sweetha (la bimba cieca) e la sorellina di 4 anni. Facciamo dei regalini alle bimbe (due bambole di pezza comprate stamattina al day market), che le rendono molto contente.
Poi usciamo di nuovo, vediamo che poco più a sinistra c'è il ristorante "Alta Italia" di una italiana che ha sposato uno di Negombo e vive qui. Lui ha preso così anche la cittadinanza italiana. Chiedo ad Amal se lei ha quella di SriLanka, ma crede proprio di no.

Poi torniamo in camera a fare le valige, Amal ci ha riportato i nostri assurdi abiti invernali. Ceniamo, e poi dopo un po' partiamo verso l'aereoporto tutti bardati per l'inverno umido ferrarese... per fortuna è notte ed è nuvolo, e poi in aereoporto c'è l'aria condizionata...
Baci e abbracci, Amal ci da dei regalini, ci facciamo promesse di ri-sentirci e di ritornare. E poi andiamo...
Salutiamo la "splendente isola florida" (Sri Lanka), la goccia di paradiso nell'oceano indiano, il regno degli elefanti, degli uccelli, e della vegetazione, e dei colori....

Che cosa sono venuto a cercare? o comunque sia, cosa ho effettivamente trovato, preso, acquistato da questa visita, da questo viaggio in tondo? Le storie su Serendib sono raccontate in modi diversi, ma sostanzialmente parlano di tre prìncipi o tre principesse, che vanno assieme a spasso di qua e di là, e fanno scoperte anche a proposito di cose di cui non si erano interessate, o a cui non pensavano ... oppure si racconta di un re dell'isola, che, per decidere a quale dei suoi tre amati figli lasciare in eredità il trono, li mandò in giro per il regno in una tipica quest, una ricerca dagli sviluppi imprevisti e favolosi...
ci penserò ricapitolando un po' il tutto ...

Sabato 23
fine del viaggio, arriviamo al mattino in Italia, rientriamo col treno. Ci viene a prendere Michele alla stazione di Bologna, e torniamo a casa in mezzo alla neve con un paesaggio tutto in bianco e nero (o grigio).

All'arrivo a casa nostra figlia Ghila ci accoglie con un cartellone: "Bentornati in porto perbacco! Vi si attendeva, e si scrutavano i mari già da molte lune. Quali avventure avete vissuto? quali tesori avete scoperto?", e quindi mi rinvia a quelle stesse domande che mi facevo partendo da là.
E' stato bello all'arrivo fare come facevamo da giovani, sedersi sul tappeto in sala e mostrare tutti i souvenirs, i regalini, e le cose tipiche, che avevamo portato con noi. E così della valigia saltavano fuori foulards, stoffe, cose tutte colorate, spezie profumate, e anche avevo portato dei nòccioli di frutti, dei fiori secchi, delle conchiglie, dei sassi, delle foglie ...
Quindi per rispondere a quelle due domande ho poi pensato che io ho "sentito" molto quella gita fatta a Kekirawa, prima sul carro di buoi, poi in catamarano nella laguna di Hirrywaduna e infine nella capanna della vecchina;  e quanto alla seconda domanda, i tesori sono stati la giungla, i fiori, i colori, gli uccelli, gli elefanti di Pinnawala e gli altri animali, e poi l'atmosfera mistica dei templi nelle grotte di Dambulla; ma anche i sorrisi di gente semplice, e di bambini.

Circa un secolo fa Hermann Hesse nel 1911 realizzò e concretizzò l'agognato e vagheggiato "pellegrinaggio in Oriente", e andò nei "mari del Sud", a Ceylon (e poi anche in Malesia e a Sumatra) con un suo amico pittore.  
"Mi pare che l'essere in viaggio costituisca per noi il surrogato (...) dell'esercizio dell'istinto estetico (...). Il puro guardare, l'osservazione non turbata né dalla volontà né da un fine della ricerca, l'esercizio pago di sè, della vista, dell'udito, dell'olfatto, e del tatto, rappresentano uno stato di beatitudine del quale i più sensibili tra noi sentono una nostalgia profonda; e il viaggio è il modo migliore per inseguire le tracce di quel paradiso perduto." 
Poi nel '13 raccolse le sue annotazioni prese durante quel grande viaggio verso l'Oriente in "Aus Indien", nelle Indie ("fuggivo l'Europa,  il mio viaggio fu infatti una fuga", ma qui intesa anche in senso positivo, di ricerca di un mondo alternativo in cui temporaneamente estraniarsi, e anche di un rifiuto di certi tratti caratteristici delle società occidentali). 
Mi sono sentito in connessione empatica con quel grande maestro, ma ho pensato anche al viaggio in India di Pasolini, a quello di Jung (all'età di 63 anni), ma anche a Piero Scanziani, a Lanza del Vasto, a Mircea Eliade, ai teosofi, a Merton, a Terzani, a Piero Verni, a Panikkar, a Zimmer, a Joseph Campbell, ... agli hippies e alla new age, e agli amici "viaggiatori liberi", ... e a mia nonna materna ... insomma mi sentivo in grande compagnia (oltre a godere ovviamente della compagnia di Annalisa, di Marco&Lucia e di Amal&Kennedy...).
Ora comunque tante cose dovranno sedimentare dentro di me ...


(FINE, sigh, sob... )

carlo_pancera@libero.it

questo diario è presente anche su 
http://www.viaggimiraggi.it/Profilo/?user=55
e su http://www.viaggiareliberi.it/racconti_di_viaggio.htm
e su http://www.cipiaceviaggiare.it/srilanka2013.htm


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Delle guide principali (LP, Rough, Bradt, Routard, ...) avevo già detto in apertura del diario; altre sono del Touring, di DeAgostini, una fotografica della Rai cioé ERI, ... una guida di editore locale, ecc.), e aggiungo la guida di Roberto Cattani, pubblicata dalla casa editrice Livingston&Co., di Milano, nel 1999. Quanto alle cartine c'è la map di Explore Lanka, che danno all'ufficio visitatori, abbastanza grandina, poi quella più dettagliata, di editore locale, che ho citato nel diario, e in Italia una di Marco Polo 2012.
Ma ora qui elenco piuttosto della narrativa. Ecco alcune letture su Sri Lanka:

H. Parker, Village Folk Tales of Ceylon, Luzac &Co., Londra, in tre volumi, 1910,1914, poi ristampato sull'isola da Tisara Prakasakayo Ltd., di Dehiwala, 1971, poi 1982.
Questa grande raccolta ha costituito la fonte per una antologia in trad. it. a cura di Giuseppina Quattrocchi: Favole e leggende di Sri Lanka, edizioni Xenia, Milano, 1993 (194 pagg.); e poi per un'altra antologia (con testi in parte diversi) a cura di  Graziella Englaro, Miti e leggende di Ceylon, A. Mondadori editore, Milano, 1998 (242 pagg.), nella collana Oscar varia, n° 1699, queste sono più che altro della provincia di nord-ovest, e in parte anche dei Vedda, e della provincia occidentale (il libro, e le sue trad. in it., è esaurito e fuori commercio, ma nella versione in inglese di H.Parker si possono leggere alcuni di quei testi in un sito della università di Pittsburgh: http://www.pitt.edu/~dash/folktexts.html )

Francesca Lazzarato, La principessa di cristallo, storie, leggende e fiabe della tradizione dello Sri Lanka, A. Mondadori editore, Milano, 2000, 2003 (che è di nuovo anch'essa una antologia in gran parte derivata da Parker)

G. Favaro, M. Olivotto, Il leone e la lepre, Carthusia edizioni,  Milano, 2005 (libriccino illustrato bilingue che è parte del progetto dell'Università cattolica di Milano per i bimbi dello SriLanka nel dopo-guerra).
Dick de Ruiter, Buddhist Folk Tales from Ancient Ceylon, Binkey Kok publisher (Holland), april 2005
Dick de Ruiter, Hindu Folk Tales from Ancient Ceylon, Binkey Kok publ. (Holland), november 2005

Shyam Selvadurai, Funny Boy, trad- it. edizioni Il Saggiatore, 2000  (sulla guerra civile)
Shyam Selvadurai, I giardini di Ceylon, tr. it. Il Saggiatore, 2003  (ambientato negli anni Venti)
M. Ondaatje, Lo spettro di Anil, tr. it. Garzanti editore (dell'autore de Il paziente inglese, anche questo sulla guerra civile)
M. Ondaatje, Aria di famiglia, trad. it. 1997
Romesh Gunesekara, La luna del pesce monaco, tr. it. edizioni Feltrinelli, 1994  (9 racconti brevi)
M. Mohanraj, Il Sapore del curry, tr.it. edizioni Piemme, 2006

Anthea Senaratna, The Mango Tree, stories & sketches, 1997, Ari, Nugegoda, 2008, 2011
Anthea Senaratna, Dancing with the dogs and other stories, Ari, Nugegoda, 2002, 2009

Per alcune ricette vedi tra i tanti: http://www.serendipitalia.info

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