domenica 20 ottobre 2013

Bali 15 (Gili T.)

SEDICESIMO GIORNO, giovedì 19 settembre
Mi sveglio presto perché il sole sorge proprio davanti al finestrone della terrazza, cioè davanti al nostro letto...  Inoltre il viavai dei calessini cidomo nella via stretta con gente distratta dato che è tutto pedonale c'è un continuo clacsonare delle loro trombette a pompetta per chiedere strada. Forse sarebbe stato molto meglio, per certi versi, prendere un bungalow (chiamato pomposamente little villa) in una stradina interna. Andiamo per il breakfast (BF) al vicino "Pesona". Prendo un kopi Bali che è più o meno un caffé alla turca.
il cartello giallo del "Pesona"

le ragazze dei massaggi lavorano al piano di sopra al ristorante

Poi facciamo la ricarica della schedina del cellulare, e infine contrattiamo e combiniamo per una gita in mare con "Matt office", affidabile e premuroso, per domani mattina per 13€uro a testa, compresa maschera-boccaglio e pinne.

Dopodiché prendiamo un cidomo e per un euro e 30 andiamo a fare il bagno in spiaggia a nord dell'isoletta, dopo Almarik, al Vamana. Bello.


Sopratutto per la trasparenza colorata e cristallina dell'acqua che è verdino-azzurra-blu. Anche qui forse sarebbe meglio avere delle scarpette di plastica (che non abbiamo) essendoci sempre molti pezzetti di conchiglie e di rocce coralline, che stanno sul fondo sbattuti qua e là dalla corrente e dalle onde. Io mi tengo strette le infradito in acqua.


Vado a fare una passeggiata a piedi verso nord, dopo l'ultimo bar, quello del resort Coral Beach 2, e poi l'ultimissimo, del resort Danima, verso la "punta". Dopo di lì non c'è più nulla e nessuno fino al gruppo Oceano resort, e Kokita Villa, e Casa Bonita.
E' dunque una grande parte di spiaggia del tutto libera lungo la parte est/nord-est (ma l'intera metà ovest  dell'isoletta è completamente libera....). In realtà quasi tutta la spiaggia di Trewangan è libera, ma intendevo dire senza aver in vista alberghi, o ristoranti, o bar.
Durante la mia passeggiata sul sentiero lungo mare, e al ritorno sulla spiaggia, incrocio e vedo pochissimissima gente.

Pranziamo restando in spiaggia sul nostro divanone o piattaforma di bambù, con cuscinoni (chiamato bedugraks). Ci servono in spiaggia. Mi faccio portare una pizza tropicana (cioè hawaiana con ananas), ghi un hamburger e annalisa un sandwich di pollo, e poi frutta varia, e bere bere bere. Passiamo qui all'ombretta di alberetti, al sole e all'aria anche tutto il pomeriggio. In realtà anche qui c'è ben poca gente. Tra la sabbia si trovano pezzi di coralli di vari colori, marroncini, verdoni, ma soprattutto color latte. Sto ad osservare un insettino minuscolo che sembra una fogliolina con le zampette.


Verso sera ci incamminiamo lentamente verso sud.
confezioni di riso e verdure
Ghila combina di uscire con Francesca e una sua amica. Noi andiamo a zonzo, ammiriamo di nuovo la luna favolosa, e la sagoma del vulcano di Lombok (3724 m), e la scia argentata.

di fronte la vicina isoletta di Gili Meno, e il vulcano dietro

Camminando ci guardiamo intorno lungo la stradina principale.

Anche stasera in piazza c'è il night market con spiedini e cibi alla brace, e sopratutto pesce fresco a ottimi prezzi.





Siccome però là col caldo c'è una gran puzza di pesce, e troppi fumi di carbonelle che vanno negli occhi o che fan tossire, e comunque qualche mosca sui cibi già cotti non manca, preferiamo cenare in un warung, al "Juka", dove prendiamo potato-spinach soup, e snapper fish. Buoni; spendiamo col bere e tasse ++, 4€ a testa. E infine andiamo nel locale di fianco, "Evolution", dove c'è live music. Una band molto brava con i due cantanti bravissimi. Ascoltiamo musica tipo Jimmy Hendrix e Bob Marley, insomma degli anni settanta/ottanta. Accanto invece c'è un negozietto con la sua musichetta cinese e canti con voce femminile acuta; e poi se ne interseca un'altra un po' più lontana e ancora diversa.

DICIASSETTESIMO giorno, venerdì 20

Ci alziamo un po' più presto del solito per andare a fare la gita in barca e snorkeling. Nel bar con il BF c'è di sottofondo sempre la solita musichetta legong con il flautino che si sente spessissimo ovunque nei locali. Non se ne può più dopo diciassette giorni, altro che McPhee ...!
Ma stamattina c'è pure la moschea che ci fa sentire il canto del muezzin. Qui sono quasi tutti di etnia sasak, e musulmani. Intanto che facciamo colazione osserviamo la giardiniera che non fa altro tutto il tempo che tagliare tagliare, per cercare di arginare la crescita esuberante, mentre noi al contrario non facciamo altro che proteggere, curare, annaffiare purché crescano... mentre qui il compito è limitare, contenere ...

Partiamo alle 9 in punto con una barca senza bilancere, e con il glass bottom per ammirare il fondale. Anche in questo caso non si capisce perché le barche che fanno questo servizio per i turisti non attracchino alla gettata del piccolo molo (dove hanno pure aggiunto in fondo una zattera di legno collegata) ...

Tutti sia qui che nei giorni scorsi, ci chiamano màma e pàpa, e così pure il barcaiolo.

L'isoletta di Gili Meno è proprio vicinissima, e là vicino, sulle formazioni e concrezioni coralline si possono ammirare tantissimi pesci colorati. C'è anche il raro corallo blu. L'acqua è cristallina, verdognola, o azzurrina brillante, o blu, o turchese eccetera. Non si smetterebbe mai di immergersi per continuare a guardare questi branchi di animali colorati.

Ecco c'è una tartaruga, e per un po' le nuoto accanto, poi ce n'è un'altra! e anche con lei nuoto un po' affiancato e ogni tanto lei si volta verso di me a guardarmi.
non avendo l'attrezzatura per foto subacquee ricorro a internet per rendere l'idea




Poi ci spostiamo e facciamo altro snorkeling, certo non siamo i soli a fare questo, c'è anche un altro gruppo.

Poi ci spostiamo ancora e anche se l'acqua è proprio trasparente,

 guardiamo giù sul fondo attraverso il vetro della barca per andare in cerca di punti in cui ci siano altre tartarughe. Finalmente si vedono tartarughe anche grandi. Una emerge dall'acqua per venire a vedere se abbiamo qualche cibo da darle.
ecco alcune tartarughe:




Intanto si vede bene anche Gili Air, e la costa di Lombok, e in lontananza troneggia il grande vulcano. Cielo azzurro e sole spiegato.
Ad un certo punto dobbiamo cominciare a rientrare perché si alza il vento, e si creano onde che rinforzano la potenza delle correnti. Il vento qui può divenire da un momento all'altro anche molto forte e a raffiche, come abbiamo visto mercoledì sera. Comunque è già quasi l'una, e le 4 ore sono fatte.
Bellissima mattinata tutta fuori sul mare!
Questi ragazzi della "Matt" sono proprio bravi e pazienti, e sanno spiegare, e segnalarti quel che c'è da vedere (che non è sempre facile da individuare e riconoscere).

la rivistina con gli eventi locali

Andiamo a pranzo al "Terminal" dove annalisa prende gamberoni fritti con la salsa tartara e io il piatto del giorno, che è un piatto thai chiamato Kway Teaw Noodle Goreng, e cioè: stie fried flat rice noodles, with beef, local asian vegetables, tosate nuts, and quail eggs. Buonissimo! se no avrei preso tempura buttered fish fresh water (cioè d'acqua dolce) Nila, with sweet&sour sauce, with rice. 

Restiamo a chiacchierare, 9€ in totale. Abbiamo ancora negli occhi le tartarughe con cui abbiamo nuotato.

Qui c'è sempre aria e il pomeriggio anche vento, e oggi c'è molto vento forte. Dopo andiamo in camera e crolliamo addormentati a causa appunto dell'aria-vento, sole, caldo, riverbero, ecc. Dormiamo.
Il richiamo del muezzin ci fa capire che sta per arrivare l'ora del tramonto.

Andiamo col cavallino dall'altra sponda dell'isola per vedere il tramonto del sole dietro al grande  Gunung Agung di Bali (3142 metri sul mare), che sta dall'altra parte dello stretto.  Finiti gli alberghi e alberghetti, non c'è più nulla e nessuno, solo a un certo punto un allevamento di mucche (di razza Sapì),

 e si arriva in un luogo stupendo (dove ci sono un paio di bar-warung). E' pieno di gente che viene in bicicletta o a piedi o in cidomo per il rito serale mondiale dei turisti che nei paesi tropicali è assistere al tramonto.



Sia Bali che Lombok fanno parte delle isole minori dell'arcipelago della Sonda, e di quella formidabile catena o "anello di fuoco", che con Sumatra e Giava continua fino alle Molucche, attraversando tutta la grande Indonesia per ben 3400 kilometri con un arco vulcanico ancora attivo... una costellazione strabiliante. E il sole, visto da qui, cala proprio esattamente nella bocca del grande vulcano balinese. Un vero gran spettacolo. C'è vento, e per ritornare passa un bel po' prima di incontrare un calessino cidomo.

Stasera c'è live music al "Sama-sama" (che è una parola che significa: stesso, insieme, benvenuto, altrettanto, ... e pure ciao). Andiamo ma fanno solo un paio di canzoni reggae e nient'altro. Allora andiamo a cena all' "Ocean 2" dove c'è un self-service e backery con potato soup, insalatone varie, patate lesse... da prendere a volontà, e intanto che vai a servirti ordini un piatto. Ci troviamo bene, in totale solo 7€uro.
Hanno la buona abitudine di riepilogare sempre una ordinazione, per conferma, ed è importante, eppure anche così a volte ci sono malintesi e fraintendimenti dovuti alla pronuncia (e a volte al fatto che non sanno che poche parole in inglese) ...
In camera la finestra vibra, e il vento si insinua con forti spifferi facendo cadere fogli e cose.
Ci sono ancora alcuni ultimi fuochi d'artificio per la fullmoon.

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