venerdì 11 novembre 2011

un viaggio nelle scuole multiculturali d'Italia


Anna, riferendosi al documentario mostratoci dalla prof.sa Longo su una CL.IN. francese (classe di iniziazione linguistica) per l'inserimento dei bambini appena immigrati, mi manda un articolo tratto dal quotidiano di Genova "Il Secolo XIX", (e mi ha fatto piacere anche perché il mio bisnonno materno era stato il suo capo-redattore, prima del governo Giolitti), ma non riesco a riportarlo qui... per sottolineare che in Italia l'approccio alle identità altre, in particolare nelle scuole elementari è più accogliente. Comunque si trattava di una recensione pubblicata ieri di un libro di V.Ongini intitolato "Noi domani" che avevo appena ordinato per la nostra biblioteca, su cui vi riporto i pareri di Culicchia e di De Mauro:
Giuseppe Culicchia:
Vinicio Ongini va al concreto e viaggia attraverso le scuole italiane documentando difficoltà, scacchi e successi della scuola multiculturale. Chi, dall’informazione corrente, è frastornato da notizie di casi di xenofobia farebbe bene a seguirlo nel suo viaggio, a leggere i suoi concreti e suggestivi ‘casi di studio’. Se un rimprovero si può muovere alla nostra scuola è che non sempre essa è ben consapevole di quanto ha fatto, sa fare e fa per l’intero Paese. Il libro di Ongini, tra gli altri meriti, può essere d’aiuto, può stimolare il giusto orgoglio della nostra scuola pubblica.
Dalla Prefazione di Tullio De Mauro:
Cosa si guadagna, se si guadagna, con gli alunni stranieri a scuola? Vinicio Ongini fa parlare i protagonisti della scuola italiana multiculturale: bambini e insegnanti, studenti, presidi, genitori, ma anche il gelataio del quartiere e il sindaco del paese, la tabaccaia di fronte alla scuola e la signora torinese immigrata in Calabria. Saremo sorpresi dalla realtà di una scuola dignitosa ma quasi invisibile, una scuola normale, che costruisce giorno per giorno, con i materiali che ci sono.
E che nemmeno ci pensa di togliere il disturbo.

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