lunedì 21 novembre 2011

sono quel che gli altri credono che io sia?


HAMID ZIARATI:  scrittore di origini iraniane da tempo residente a Torino, curriculum che oltre al libro d’esordio Salam, maman (Einaudi 2006) comprende una laurea in ingegneria, la passione per la cucina e una serie di lavori manuali risalenti all’epoca in cui intraprese il dottorato in meccanica applicata senza poter contare su una borsa di studio perché ancora privo della cittadinanza...

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Ebbene anche la lingua italiana sta finalmente diventando un mezzo espressivo per i nuovi cittadini che provengono da tutto il mondo. Lo testimonia il romanzo di Hamid Ziarati, ingegnere nonché, insieme alla moglie italiana e ad un’amica ebrea,  proprietario di un negozio di kebab vicino a Piazza Vittorio a Torino. Si intitola “Salam, maman” (Ciao, mamma) (Einaudi, 14 euro, pag. 260) perché il romanzo ruota tutto intorno alla figura di una madre di famiglia iraniana, una signora molto lontana da tutti gli stereotipi occidentali sulle donne musulmane. La storia è completamente ambientata in Iran, anche se mi sarebbe piaciuto che Hamid raccontasse anche un po’ l’Italia dei nostri giorni, vista attraverso il suo sguardo. Ho insistito molto con lui durante una cena - spero che non se la sia presa -perché scriva un romanzo ambientato in Italia. Abbiamo bisogno di sguardi diversi per uscire un po’ dal pantano autoreferenziale di certa letteratura di casa nostra. Come gli altri Paesi europei, anche l’Italia dovrebbe avere al più presto i suoi scrittori di origine straniera che non solo usano la nostra lingua, ma raccontano il mondo che li circonda.  (Laura Guglielmi)

Intervista a Ziarati , in " LN-LibriNuovi "– 1– n° 39 - autunno 2006:

Io mi sento integrato a tutti gli effetti anche se è sempre l’interlocutore a ricordarmi che sono un apolide in quanto sono iraniano per gli italiani che mi conoscono da poco e mi chiedono spesso al primo incontro se parlo l’italiano, mentre per tutti gli iraniani che mi capita di conoscere sono italiano in quanto dissacratore del passato glorioso dell’Iran.
A tutt’oggi, per la maggior parte degli italiani, scoprire che quando si parla dell’Iran ci si riferisce alla vecchia Persia è una sorpresa. 
È stupefacente constatare come gli occidentali usino due pesi e due misure quando ci si presenta come iraniani o come persiani.
Quando si pronuncia la parola Persia l’immaginario collettivo pensa alla cultura, all’architettura, ai disegni geometrici e floreali, alle poesie epiche e alle quartine filosofiche,
a chi desidera avere una visione diversa da ciò che s’impone come realtà e verità assoluta.
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tre anni dopo uscì in italiano anche:
Hamid Ziarati,
Il meccanico delle rose, trad.it. Einaudi, 2009
L'uomo che da il titolo al libro, ha creduto - come tutti - di essere protagonista della sua vita, ed è stato una comparsa in quella degli altri. 

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