sabato 5 novembre 2011

In un villaggio di Masai (Kenya-2002), 2

proseguiamo la visita:


la nonna (ha la gonna blu) si vergogna ad essere fotografata


ma il figlio la rassicura:

pelli stese ad essiccare al sole. dietro il recinto per il bestiame

giovani maschi, mandriani-guerrieri, ben abbigliati come si deve


 raduno degli uomini per la tradizionale danza col balzo in alto




viene invitato anche Michele in qualità di ospite:



spettatrici

si fa accende il fuoco facendo frizione con un bastoncino che viene fatto girare velocemente sfregando i palmi delle mani, su un supporto con sotto della paglia





veniamo riaccompagnati verso l'uscita

dove le donne hanno delle loro bancarelle


intanto scende la sera e gli uomini si radunano attorno al fuoco

(prosegue in un terzo e ultimo Post caricato il 18 nov.)

2 commenti:

  1. Ricevo da Patrizia questo commento:
    ho osservato le bellissime foto che ha messo sul blog. ho notato gli occhi pieni di serenità di quelle persone, e mi sono chiesta se sono così perchè hanno capito tutto o perchè non sanno niente. ho notato che comunque anche loro rispondono a regole di omologazione (per esempio il colore dei vestiti ed il capo rasato delle donne), e che hanno le loro gerarchie e vivono in comunità chiuse (il recinto di rovi appuntiti), ho provato invidia in un primo momento per il loro semplice modo di vivere, ma mi sono altresì resa conto che, potendo scegliere, pur invidiando loro la serenità, rimarrei in "questa valle di lacrime". d'altronde neanche loro farebbero a cambio con me. anche questo è un esempio di identità collettiva interessante.

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  2. Chiara V. mi ha inviato questo commento:

    Nel mondo esistono migliaia di varietà di popoli, con usi e costumi
    differenti, ma non sempre tra loro regna la pace, anche se sono
    lontani, davanti agli occhi di Dio sono tutti uguali, ma la storia ci
    dice che non è sempre stato così. È esistito, nel passato, (uno Stato)
    un programma di governo basato sul razzismo. Da questo evento è nata
    la parola razzismo che significa: “dottrina politica, più volte
    tradotta in sistema di governo, che esalta e protegge una razza sopra
    tutte le altre e autorizza ogni sopruso per soggiogare gli altri
    popoli”.Il razzismo esiste ancora oggi, anche se in forma “più lieve”.
    Dobbiamo ricordare che il razzismo è nato per la paura del “diverso”
    ma non bisogna avere più questa paura perché in Italia e in molti
    Paesi del mondo ormai la società è sempre più multietnica. Non devono
    esistere razze superiori o inferiori dal momento che la razza umana
    nel suo insieme è unica anche se con diversità di popoli. Bisogna
    abbattere le distanze tra i vari popoli, ma se vogliamo che le
    distanze siano abbattute, ognuno di noi deve rispettare le diversità
    di usi e costumi delle popolazioni a noi sconosciute, anche se possono
    sembrare strane e incomprensibili.

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