giovedì 17 novembre 2011

viaggio nel regno dello Swaziland, 1

Continuiamo il viaggio con la nostra auto in affitto (presa a Durban sulla costa), siamo solo noi quattro, io e annalisa, con i nostri figli ghila e michele.
Il 12 agosto 2008  lasciamo la provincia sudafricana "kwa-Zulu" (ovvero lo Zululand, cioè l' ex- Natal) attraversiamo di buon ora al mattino la frontiera, a Lavumisa/Golela, e entriamo nel Regno dello Swaziland (poco più di 17 mila kmq, con 825 mila abitanti, ma oggi sono già un milione).



Cambiamo subito dei soldi (qui sotto dieci= lalishuni,  soldi=emalangeni):


Come abbiamo visto molti Swazi vivono anche nelle aree vicine in SudAfrica, ma questo piccolo territorio sugli altopiani di Ngwane, è rimasto indipendente, tanto che è stato accolto come membro del Commonwealth nel 1968. La capitale è Mbabane (38 mila ab., ma oggi 70 mila), un grosso paesone, e la seconda è Manzini.
Questa è la nostra Guida turistica, un fascicolo da rivista, di ben 50 pagine scritte in caratteri grandi:

qui sopra il Re Mswati III durante una cerimonia tradizionale
ma alla Regina Madre, detta "l'elefantessa" Ndlovukazi,  è riconosciuto un grande potere


Al confine, sia in uscita che in entrata ci hanno fatto scendere dell'auto per un controllo. Il militare swazi intanto che io ero entrato nell'ufficio, ha offerto ai miei rimasti in auto, una pannocchia che stava sgranocchiando... 
Eccoci:





villaggi tradizionali degli Swazi

proseguiamo lungo il fiume Mkondo Lusutfu

sostiamo a Nsoko per fare benzina

Qui la povertà si vede palesemente. Ci sono villaggi di capanne, piccoli agglomerati, come delle frazionino di poche abitazioni lungo la strada sparse nella campagna.   




La gente staziona nei dintorni della pompa di benzina e sta immobile a lungo, o bighellona attorno.

proseguiamo in direzione di Manzini

Raggiungiamo la verde valle di Ezulwini dove abbiamo prenotato per telefono all'albergo Mountain Inn, per tre notti (ripartiremo il 15). Ci hanno dato un vero e proprio appartamento. Comunque sembra che non ci sia quasi nessun altro... La vista è bella. E' tutto piuttosto raccolto attorno a una piscina. Abbiamo il bagno con una vasca (e il phon). C'è persino la tv in camera per cui potremo finalmente seguire le olimpiadi. E sopratutto c'è addirittura la connessione internet (ma poi si rivelerà che riesce a caricare solo lentissimamente). C'è un ristorante dentro l'albergo, e andiamo subito a pranzo al banco del buffet. 



Lasciati i bagagli (che apriremo dopo il tramonto), andiamo un direzione della Ntfungula mountain


e ci dirigiamo verso un bel Parco Naturale, il Mlilwane.

E' stato bello, abbiamo potuto girare con la nostra auto, e soffermarci quando e quanto volevamo. Ci sono diverse specie animali, che è sempre una emozione poter vedere mentre sono liberi all'aperto, nel loro ambiente. Solo ci danno un sacchetto di carta in cui mettere i nostri scarti e rifiuti per poi consegnarli all'uscita senza buttare nulla nel Parco.


(continua)

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